La terza edizione del Manuale di Seo Gardening

by francesco 1.4K views1

Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2022

Quasi otto anni fa, Enrico Flaccovio mi chiamò al telefono e gli ci vollero quasi due ore per convincermi a scrivere il Manuale di Seo Gardening. Col senno di poi mi prenderei a schiaffi da solo, perché gli stavo per dire di no, convinto che bastasse pubblicare le mie idee su questo Blog per raggiungere le persone che avevano interesse nel mio modo di vedere la SEO.

E sbagliavo, perché là fuori era (ed è) pieno di persone che vogliono leggere (buoni) libri su argomenti che possono cambiare la vita o quantomeno fornire un indirizzo per fare il tentativo. Molti pensano che scrivere un libro sia importante per fare personal branding, ma nella realtà dei Fatti – e ci ho messo anni per capire questa cosa – il web serve a consultare, mentre il libro serve a studiare. Derrick de Kerckhove lo diceva già vent’anni fa, che l’umanità non avrebbe potuto prescindere dal testo scritto su carta per l’apprendimento.

E poi sì, fa anche personal branding, inutile nasconderlo. Ma il segreto è che funziona solo se poi lo vendi.

La prima edizione è uscita nel 2015, la seconda nel 2018, la terza di cui parliamo qui esce ora, alla fine del 2021. In tutti questi anni, le ristampe non si contano. Il Manuale di Seo Gardening è uno dei primi 5 libri usciti per la collana WebBook di Flaccovio, che oggi conta un mezzo dozzilione di titoli. Il “libro verde”, che stavolta diventa bianco (ma verde dentro), è già presente in decine di migliaia di case e agenzie. La leggenda narra che una volta uno stagista riuscì ad avere ragione del suo capo durante una riunione solo alzando il libro e mettendoselo davanti al corpo, come uno scudo, una corazza contro cui gli assalti si sarebbero infranti.

Non è invece una leggenda il fatto che qualcuno ha davvero intrapreso un percorso di cambiamento dopo aver letto il Manuale di Seo Gardening. C’è gente che ha lasciato il lavoro e si è messa a fare SEO in proprio… e il mio libro ne è stato in parte responsabile.

Ti racconto queste cose perché è un Fatto che questo libro, ormai giunto alla terza edizione, sia uno dei tre o quattro libri più letti in Italia sul tema SEO, non voglio dire il più apprezzato, ma ho le prove che a un paio di persone è piaciuto.

Cosa trovi nella terza edizione

Ho aggiornato molti aspetti riguardanti il modo in cui attualmente faccio analisi SEO. Ho fatto il punto sull’analisi della copertura indice e sui criteri con cui Google legge le pagine web, specificando i motivi per cui Googlebot può ingolfarsi e spiegando come uscirne.

Ho aggiornato gli studi sulla semantica facendo nuove considerazioni sui criteri di funzionamento del traduttore di Google e pubblicando un contributo PAZZESCO di Simone Righini che da solo vale il prezzo del libro.

Ho rivisto un milione di dettagli che riguardano argomenti che spaziano dalle strategie per preservare le risorse di scansione a quelle di posizionamento basate sulla selezione e l’engagement di quelli che chiamo interlocutori trasversali.

Troverai una nuova prefazione di Emanuele Tolomei che ringrazio infinitamente e un nuovo contributo di Luca Bove su GMB, imperdibile.

Con questa terza edizione, il manuale di Seo Gardening diventa finalmente un libro “adulto” a tratti forse meno facile da leggere rispetto alla prima edizione, ma sempre orientato a far capire cos’è davvero la SEO a chi non capisce niente di codice, come il sottoscritto.

Un libro da comprare anche e soprattutto se possiedi già una delle due edizioni precedenti, perché le parole sono importanti e anche un solo termine modificato può rivoluzionare il senso di un ragionamento intero… e credimi, ce ne sono di novità.

La grafica della nuova copertina raffigura un vaso che forse però è il volto di un individuo che sorride con gli occhi chiusi. Porta gli occhiali e sulla testa gli spuntano foglie e fiori. Se leggerai il libro capirai che la scelta non è casuale.

Ci sono cose che abbiamo davanti al naso per tutto il tempo e che forse proprio per questo motivo non vediamo.

Ma cosa c’è qui… cosa c’è qui che io non vedo?