Il Manuale di SEO Gardening

by francesco 11.8K views2

Ultimo aggiornamento 2 Agosto 2021

Oggi è un giorno importante per la mia carriera, perché esce il mio primo libro. È un testo in cui ho concentrato tutto quello che ho fatto negli ultimi 7 anni della mia vita professionale. Parliamone.

Un giorno, mentre stavo lavorando ricevetti un’email a cui fece seguito una lunga telefonata. Era Enrico Flaccovio, che mi proponeva di pubblicare un libro nel quale avrei fermato su carta le mie esperienze, gli studi e tutto il mio vissuto professionale degli ultimi anni. Un’avventura straordinaria e intima, l’ultima sfida o forse la prima, questione di punti di vista.

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Il manuale non si limita a strutturare il mio pensiero come lo trovi espresso giorno dopo giorno su Seogarden, ma costruisce un percorso che passando per le varie tappe della SEO di base e di quella avanzata, affronta per la prima volta le pratiche dell’ottimizzazione per i motori di ricerca con un approccio non più basato sul fatto che Google è un software, ma guardando alle persone, alle loro interazioni e alle intenzioni di ricerca come aspetti che possono avere un’influenza diretta sul ranking.

 

Perché il mio libro è diverso?

Mentre tutti i libri scritti fin ora sulla SEO, sono testi basati su approcci mutuati dall’informatica e dal marketing, la sfida del manuale di SEOgardening è stata sviluppare un punto di incontro (ormai necessario) tra motore di ricerca e scienze sociali. Non tratto di codice per due ottime ragioni, la prima è che già tanti validi testi in circolazione hanno affrontato l’argomento SEO sotto quest’ottica, la seconda è che come sociologo sono sempre stato più interessato alle relazioni tra le persone e a come da queste si sviluppassero piccole o grandi istituzioni capaci di veicolaresignificati e tendenze di ricerca. L’ottimizzazione SEO è fondamentale per rendere visibile un sito web, ma solo con un metodo basato su un certo modo di osservare, puoi definire le relazioni traoggetti di conoscenza, le famose “entità” e tradurre tutto in contenuti strutturati in modo da far comprendere a Google che il tuo sito web è senz’altro uno dei pochi ad aver colto una domanda latente nascosta tra le domande esplicite su cui i tuoi concorrenti continuano a spaccarsi la testa ogni giorno. 

 

I contributori

Ringrazio di cuore Jacopo Matteuzzi, Dario Ciracì, Cinzia Di Martino, Riccardo Esposito, Davide Pozzi, Benedetto Motisi,Salvatore Russo e Riccardo Scandellari per il loro contributo al mio libro e soprattutto per aver partecipato a questo progetto editoriale regalandomi il loro punto di vista sul mondo SEO. Senza di loro, questo testo avrebbe avuto sicuramente meno smalto.

 

Perché comprare il mio libro?

Uno dei problemi dei libri sulla SEO è che richiedono continui upgrade che escono sotto forma di nuove edizioni, perché basandosi sul software di Google, risentono di un livello di obsolescenza abbastanza elevato. Una delle intenzioni che avevo fin dall’inizio, era scrivere un testo sulla SEO che rimanesse attuale per altri 5 o 10 anni. A cose fatte e con un pizzico di presunzione, ho capito di esserci riuscito. Google potrà cambiare (e cambierà) ancora molto, ma gliassunti descritti nel manuale sono tali che il motore di ricerca non potrà fare a meno di prenderli in considerazione anche in futuro, perché indagano e sviluppano le caratteristiche stesse in base a cui si compone la domanda di contenuti da parte di gruppi di utenti che hanno determinate caratteristiche in comune. Tali caratteristiche sono tutte sociali. Semmai sono i software di scansione a doversi adattare ad esse, vale a dire che più andremo avanti nel tempo, più il manuale di SEOgardening diventerà attuale.

 

Semantica e giardinaggio

Il 4° capitolo del libro è interamente dedicato alla semantica applicata ai motori di ricerca. In questo capitolo sviluppo le considerazioni più importanti relativamente al modo in cui Google acquisisce e classifica la conoscenza e su come i documenti web vengono confrontati tra loro di volta in volta per confermare o modificare dati acquisiti. In questo passaggio si innestano gli algoritmi più avanzati che ho elaborato a partire dallo studio delle logiche di information retrieval (LSALSI), cioè l’analisi del concetto latente e l’espansione del campo semantico di rilevanza, oltre che alcune varianti dell’algoritmo LDA (latent Dirichlet allocation) che ho definito incastri perché possono essere iniettati dappertutto, a patto di saper essere conversatori brillanti.

 

Gli attacchi personali

Se sceglierai di leggere il mio libro, devi prima sapere che le mie teorie hanno già spaccato in due la comunità dei SEO a cui appartengo. Metà dei migliori mi ritiene un innovatore, mentre l’altra metà, una specie di copywriter un po’ cialtrone e decisamente fortunato.

La verità, almeno la mia, è che le logiche di attribuzione di ranking ormai sono in parte sfuggite di mano a chi scrive gli algoritmi di Google. La SEO non è una scienza esatta e non lo è mai stata, ma con il giusto metodo possiamo produrre significati che ci consentano di infilarci anche in quelle serp “abitate” stabilmente da siti trust, per anzianità e profilo di backlink.

Sei pronto a scoprire se ho ragione?

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