Link interni, qualità e quantità

by francesco 3.9K views0

Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2022

I link interni sono il cuore della SEO. Disporli correttamente nella struttura del tuo sito web significa organizzare il tuo esercito, dargli una direzione. Sei pronto per giocare la partita?

Al centro della SEO non ci sono le riflessioni sulla keyword research, sui contenuti o sulla UX. Tutto vi rientra e tutto conta, ma il cuore della SEO batte nei link interni alla struttura del tuo sito web. I link interni disegnano un percorso che prima di ogni altra cosa produce lo spostamento dei crawler di Google da una pagina all’altra. Se i link interni sono strutturati senza un criterio adeguato al modello di business di un progetto, l’indicizzazione risulterà casuale e senza ordini di priorità (l’attributo priority in sitemap è importante, ma non da solo) e Google non riuscirà a capire quali sono i contenuti più rilevanti per il nostro sito web. Se al contrario la struttura dei link interni viene sviluppata da un SEO con cognizione di causa, come risultato, il crawler sarà orientato correttamente nel dar peso ai documenti web da cui ci aspettiamo il maggior traffico.

Link rotti e crawling budget

Una delle prime cose di cui si occupa un SEO in fase di analisi del progetto web è verificare quantità e tipologia dei link rotti, quelli che riportano codice di status 404 e sono visibili nella search console. Se il tuo sito web non è una fonte trust, Google non allocherà tantissime risorse in termini di crawling, quindi per la sua scansione. Ricordati sempre che le risorse di Google sono enormi, non illimitate, quindi se il tuo sito web esiste da poco e non è ancora molto popolare, a maggior ragione dovrai curare la pulizia dei link rotti.

A questo scopo, se utilizzi wordpress ti suggerisco un plugin che si chiama Broken link checker, uno strumento davvero straordinario, perché una volta installato trova subito i link rotti all’interno del tuo sito web, per poi lasciarti decidere cosa farne con pochi semplici click.

Quanti e quali link interni?

I link interni dovrebbero sempre muovere nella maggior quantità dai contenuti secondari a quelli business, quindi intanto se il tuo progetto non ha contenuti business è arrivato il momento di farti qualche domanda. Le pagine che intendi posizionare dovranno ricevere il maggior numero di link interni. A questo scopo ricorda che è cosa buona linkare le pagine più rilevanti in un bel menu globale (sitewide) in modo che il link sia ripetuto (e raggiungibile) su tutte le pagine del sito.

Se i menu globali rappresentano un’ottima risorsa per aumentare il numero dei link verso i contenuti business, anche il blog interno è un potente alleato in tal senso, soprattutto se riusciamo a far sì che dai suoi articoli si sviluppino link verso i nostri documenti web d’interesse.

Ancora utili alla causa dei link interni possono essere le tassonomie visibili nei contenuti (anche con l’attributo del meta robots: noindex, follow) perché se organizzate bene, muovono link preziosi verso articoli che magari ci interessano molto.

Penso infine ai link provenienti dagli articoli correlati, davvero importanti per aumentare la rilevanza di una sezione del sito rispetto a topic specifici, oltre che per sviluppare un numero sostanzioso di link verso contenuti rilevanti. Penso a contextual related posts, un plugin per wordpress che più di altri libera la possibilità di correlare articoli o pagine ad altri articoli o pagine.

I link dai pillar article

La quantità conta, ma anche la qualità ha il suo peso. Nel tempo ho riscontrato che un link in posizione prominente, da un articolo “pilastro” verso un contenuto rilevante, conta molto di più in termini di spinta rispetto ad uno sciame di link interni provenienti da comuni blog posts o da menu sitewide.

Monitoraggio dei link interni

Ricorda che in qualsiasi momento puoi verificare lo stato e la distribuzione dei link interni al tuo sito attraverso la search console di Google, consultando la voce che si chiama proprio link interni.

Questo tool mette in ordine le pagine del tuo sito web, da quella che riceve più link interni a quella che ne riceve di meno. È ottimo per capire se stai facendo un buon lavoro.

Conclusioni

Oggi mi sono soffermato sulla struttura dei link, ma chiaramente non sono solo quelli a determinare la rilevanza di un documento web rispetto agli altri dello stesso sito e ad una query su Google. Contano chiaramente anche gli elementi contenutistici, l’aspetto complessivo del sito web e i segnali esterni. Lo dicevo all’inizio, che tutto conta.