Come organizzare gli articoli di un travel blog

by francesco 2.9K views0

Ultimo aggiornamento 2 Agosto 2021

Sei un travel blogger o stai pensando di diventarlo? Eccoti alcune indicazioni che potranno aiutarti a migliorare le performance del tuo progetto web turistico. Si parla di strategie SEO mirate.

seo travel blog
seo travel blog

Chi fa il mio mestiere non abbandona spesso la propria scrivania, al limite viaggia con la testa, altrimenti se appassionato di viaggi, dovrà trovare il tempo per mettere i clienti in standby e partire verso nuove incredibili avventure.

Se però hai scelto di fare il travel blogger proprio come lavoro, allora ti toccherà viaggiare davvero, ma puoi riuscire a far bene anche senza girare tanto. Eccoti alcuni suggerimenti:

Meglio parlare di una sola meta

I travel blog generici, cioè quelli che raccontano e danno informazioni su tutto il mondo, possono funzionare e anche molto bene, ma a questi preferisco i blog turisticiconcentrati, quelli che parlano di una sola località, magari di una città importante. Se vuoi parlare di più città nel mondo, valuta di realizzare un blog per ciascuna di esse… e magari di farci un bel network.

Vivere nella città di cui scrivi

È un vantaggio pazzesco, soprattutto se il tuo blog è in una lingua diversa da quella parlata dove ti trovi. Internet offre moltissime informazioni, vero, ma se vivi a Parigi puoi trasmettere in italiano informazioni e aggiornamenti che esistono solo in lingua francese, per non parlare delleimmagini originali, che in un travel blog sono valutate molto positivamente da Google. Una cosa è prendere fotografie già esistenti da Google immagini (e non è detto che tu sia autorizzato a farlo), un’altra è scattarle tu in prima persona ad alberghi, musei, strade e piazze importanti, mete turistiche ricercate. Insomma, una cosa è dare Google in pasto a se stesso, un’altra è offrire informazioni di prima mano.

Oppure potresti farti un amico a Parigi. Se vivi in Italia, ma hai un amico che vive nella città di cui vuoi scrivere sei a cavallo, a patto che ovviamente il tuo amico si presti a fornirti foto originali e notizie. Nell’era del web, le amicizie internazionali sono frequenti… e andiamo, a questo servono gli amici, no? 🙂

Struttura del travel blog

Puoi creare pagine principali e articoli di approfondimento. Ora ti suggerirò uno schema molto semplice, ma efficace. Per praticità te ne parlerò rispetto a wordpress, ma le specifiche possono essere praticate su qualunque CMS.

Per cominciare evita i racconti delle tue esperienze. Sono sicuro che hai vissuto giornate indimenticabili, ma se esageri con il raccontare le tue sensazioni e le emozioni provate nel visitare quella particolare zona di Parigi, finirai con l’avere un diario di viaggio, non un travel blog. Insomma, le suggestioni vanno bene, ma le persone devi aiutarle rispondendo alle domande più frequentemente poste da chi sta organizzando il proprio viaggio o da chi è già sul posto e deve decidere cosa fare.

Parti dunque dalla keyword research. Scrivi Parigidentro Semrush o nel keywordplanner tool e guarda le correlazioni.

Le prime correlazioni (in questo periodo dell’anno) sono: meteo parigi – hotel parigi – metro parigi – voli parigi – treno milano parigi – mappa parigi – cosa vedere a parigi – appartamenti parigi etc.

Crea pagine con descrizioni approfondite per gli argomenti principali (quelli che fanno più traffico). Ad esempio puoi creare la pagina Hotel Parigi, in cui inserire più box per tutti gli alberghi a seconda della tipologia (economici, in centro, etc.), con testo introduttivo e linkalla sotto pagina di approfondimento. In ciascuna sotto pagina fai comparire un link contestuale alla pagina superiore, in zona alta.

Occhio alla sottostruttura delle relazioni tra entità

Ne ho parlato un po’ di tempo fa. Per posizionarti con Aeroporto Parigi, non devi tanto parlare degli aeroporti, quanto delle metro che arrivano in centro dagli aeroporti, perché è questo che interessa davvero a chi cerca aeroporti Parigi. Chiaramente qui entra in gioco la tua esperienza di Parigi… o la tua capacità di guardare attraverso le serp.

Struttura del sidebar

Fai in modo che per ogni pagina ci sia un sidebar che mostra link ad altre pagine effettivamente correlate con quella in cui ci si trova. Per l’amor del cielo, evita di mostrare gli articoli recenti, gli archivi per data, il calendario e tutte le diavolerie che wordpress ti fornisce come riempitivo. Se ti serve un riempitivo, vai al cinema o esci a bere una birra, lascia stare il sidebar.

Capodanno a Parigi

Puoi creare una pagina dedicata ad un evento che si ripete ogni anno, come il capodanno appunto. Il mio suggerimento è di usare sempre la stessa pagina aggiornandola ogni volta, senza crearne una apposta ogni anno. In questo modo la pagina acquisirà via via anzianità e rilevanza, incamerando link e altri segnali utili al ranking. Se ne hai già diverse sullo stesso argomento, trova la migliore e reindirizza le altre a quella.

E gli articoli? E le categorie?

Potrebbero non esserci. Un travel blog deve fornire informazioni utili, non tanto notizie legate all’attualità, cioè, può certamente farlo, ma non saranno quelle a fargli fare traffico, semmai gli articoli possono essere utili a fortificare la struttura attraverso i link interni, ma sempre a patto di non cadere in cannibalizzazione. I tag puoi tranquillamente abbandonarli.

Conclusioni

Queste considerazioni sono generiche e non possono essere sempre prese per buone, perché ogni travel blog è un progetto a sé. Se hai domande in particolare contattami pure attraverso il blog. Io spero di risponderti entro la fine del governo Renzi.

🙂