Le menzioni multiple in ottica SEO

by francesco 2K views0

Ultimo aggiornamento 5 Gennaio 2018

Menzionare più autori influenti circa un argomento e riportarne l’opinione all’interno di un contenuto web, può rafforzarne il ranking su Google. Vale la pena rifletterci sopra un momento…

social link
social link

Immagina un batterista che stia cercando informazioni su dove acquistare i piatti per il proprio strumento. Su Google troverà innumerevoli offerte tra i vari colossi del commercio elettronico di strumenti musicali e gli shop online dei negozi più affermati nelle grandi città d’Italia.

Immagina che quest’utente “navigando” finisca sul contenuto di un blog in cui non solo vengono spiegate in modo esaustivo tutte le differenze tra i tipi di piatti, ma vengono menzionati i migliori batteristi italiani (decine di musicisti) associando ciascuno alla propria opinione su quali siano le caratteristiche ideali di un piatto per la batteria. Immagina che per ogni musicista il sito pubblichi sia il link al sito personale che all’account Google+. 

Quale giudizio credi avrebbe l’utente di un contenuto strutturato in questo modo? E quale Google?

Link Building o Social Link?

Cosa succederebbe a questo punto se i migliori batteristi italiani a cui avevamo semplicemente chiesto quali fossero le caratteristiche ideali di un piatto, condividessero quel contenuto sui loro profili social? Avremmo probabilmente ottenuto l’equivalente di una link building da siti web con PR da 6 a 8. Il nostro contenuto sui piatti, se ottimizzato correttamente per la SEO schizzerebbe in serp nel giro di una settimana a seconda della concorrenza, superando sistematicamente i siti più forti per un sacco di ricerche. 

Il link social, in uscita e poi in ingresso ottenuto in questo modo è quanto di più utile, interessante e rassicurante un sito web possa offrire a Google per ottenere credibilità, oltre ad essere parimenti utile, interessante e rassicurante per gli utenti che fruiscono quel contenuto.

I link dalle persone

Se quindi fin ora ti sei arrovellato su come ottenere link in ingresso dai siti web, pensa che col passare del tempo il web è un luogo sempre più popolato da “persone” oltre che da “siti” importanti. Un link da un influencer vale quanto un link da un sito, a volte di più, può essere molto più facile da ottenere ed è praticamente impossibile che venga penalizzato!

Due mondi che si incontrano

Ad accorgersi dell’efficacia di questo modus operandi non sono stati i SEO, ma chi si occupa di contenuti e social network come Riccardo Esposito, operatori più interessati a creare valore, che a posizionare siti web. Mentre noi facevamo gli zozzoni perdendo tempo a cercare il modo per non farci penalizzare, gente come Riccardo scalava posizioni in serp facendo quello che tanti credono essere controproducente: offrire visibilità ad altri.

Un altro esempio di questo ragionamento è nel contenuto “SEO: Ottimizzazione per i motori di ricerca” pubblicato da Andrea Pernici sul SeoBlog di Giorgio Taverniti. Tale contenuto si è posizionato in prima pagina per “SEO” soprattutto perché funziona con la stessa logica che ho descritto sopra.

Abbraccia il tuo nemico

Vorrei che tu capissi che chi fa il tuo stesso mestiere non è un nemico da superare, ma una risorsa da tutelare, perché il potere più grande è quello di chi sta insieme. Tutto qui. Non devi avere paura che menzionando un tuo concorrente questo possa portarti via clienti, perché è l’esatto opposto, i clienti li perdi quando ti chiudi e non dai retta a nessuno.