Cosa sono le tassonomie e come svilupparle

by francesco 3.6K views2

Ultimo aggiornamento 11 Novembre 2023

Le tassonomie, nel contesto dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO), rappresentano un elemento cruciale per organizzare e strutturare il contenuto di un sito web in modo coerente e accessibile. Nel contesto di piattaforme come WordPress, la distinzione tra categorie e tag assume un ruolo chiave nel definire la navigabilità del sito. Le categorie, che agiscono come archivi verticali ed esclusivi, sono fondamentali per classificare il contenuto, creando divisioni chiare e distinte. Immaginiamo un blog di cucina in cui le categorie sono Primi piatti, Secondi piatti, Dolci, ecc. Ogni categoria rappresenta un archivio verticale specifico e esclusivo, distinguendo in modo netto le varie sezioni del blog.

D’altra parte, i tag, agendo come archivi orizzontali e inclusivi, svolgono un ruolo complementare. Nell’ipotetico blog di cucina, i tag potrebbero essere “Ricette per Pasqua” o “Ricette per Natale”. Qui, i tag connettono in modo trasversale ciò che le categorie hanno precedentemente suddiviso, permettendo agli utenti di accedere a contenuti specifici, indipendentemente dalla categoria principale. Questo approccio orizzontale ed inclusivo dei tag facilita la ricerca di contenuti tematici, rendendo il blog più accessibile e user-friendly. In definitiva, la corretta implementazione delle tassonomie, con una comprensione chiara del ruolo distintivo di categorie e tag, contribuisce in modo significativo all’esperienza degli utenti e all’ottimizzazione complessiva per i motori di ricerca.

Come sviluppare le tassonomie del tuo blog? Oggi vorrei proporti una strada che studio da un po’ e che ho trovato come soluzione comune a tanti blog da oltre 100K visite mensili organiche. Io lo chiamo Assetto tassonomico superficiale.

Parliamo di come gestire categorie e tag per siti web con tantissimi articoli. Quelli che seguono non sono spunti validi nel 100% dei casi, tuttavia vengono riscontrati per tantissimi progetti web di successo, spesso blog che pubblicano articoli legati al principio delle news di settore, quindi riguardanti quello che succede mese dopo mese in un certo ambito. Se il tuo sito web rientra in questa descrizione, allora leggi con attenzione quello che sto per dire.

Assetto tassonomico profondo

Quando il tuo sito web presenta molteplici ramificazioni sviluppate per sotto categoria e parecchi accorpamenti logici gestiti attraverso gli archivi tag, è probabilmente un progetto che deve rispondere a domande varie e molto precise. Un sito web molto ramificato rispetto alle tassonomie, diventa opportuno quando:

– L’ambito di cui ti occupi è molto vasto

– I contenuti sono evergreen

Gli evergreen sono nella maggior parte dei casi quei contenuti alla Salvatore Aranzulla, le cui famigerate guide non hanno quasi mai una data di scadenza, ma se ne stanno là ad aumentare il traffico del sito web via via in modo incrementale. Più ne mette dentro, meglio è. 

Assetto tassonomico superficiale

L’assetto è superficiale quando le pagine utili del tuo sito web tendono a stare tutte in due livelli di profondità al massimo. Per capirci, devi poter raggiungere tutto dalla homepage facendo al massimo due click. Questo tipo di assetto prevede che non esistano sottocategorie né archivi per tag, ma che i vari contenuti del sito web siano tutti schiacciati in gigantesche categorie “pentolone” chiamate a far convivere pagine vicine per forza di cose.

Questo tipo di assetto è secondo me molto più adatto ai siti web che pubblicano notizie soggette ad obsolescenza, quelle che tra due mesi non gliene frega più a nessuno.

Superficiale Vs Profondo

E a Google cosa piace? Qual è l’assetto migliore? Semplicemente il più economico! Quando organizzi le tassonomie del tuo sito web devi pensare a come ridurre livelli di profondità indipendentemente dalla tipologia di sito web.

Non ti dico che devi rinunciare a sottocategorie e Tag, piuttosto cerca di costruirli secondo criteri che rendano i contenuti facilmente raggiungibili per gli utenti (ché i motori vanno a seguire).

Obiettivi da perseguire

Se hai un sito web che pubblica notizie, puoi provare a fare queste due cose:

  1. falcia le sottocategorie e i tag
  2. Escludi i link alle paginazioni di categoria più vecchie, quelle che contengono articoli obsoleti.

Se invece il tuo blog pubblica contenuti evergreen, falcia lo stesso (quasi tutte) le sottocategorie e i tag e sviluppa link contestuali nel sidebar in modo da ottenere quelli che chiamo articoli a grappolo, cioè un insieme di pagine che si linkano mutualmente nel sito web e che in virtù di questo non hanno necessità di essere archiviate in alcun modo. Talvolta le pagine custom e i pillar article possono essere validi sostituti delle sottocategorie, ricordalo.

Conclusioni

La sfida è sempre mantenere la struttura quanto più superficiale possibile, pur senza rinunciare a classificare opportunamente quando serve. Mi raccomando, non prendere quello che scrivo per oro colato, perché di SEO non si può sempre parlare in termini generici, ma spesso occorre valutare il singolo caso.

Se vuoi sapere cosa penso della struttura del tuo sito web, contattami usando la pagina apposita oppure lasciami un commento qua sotto.

Oh, io ci provo a rispondere a tutti, però non aspettarti che ci riesca sempre, sono solo un povero giardiniere.