Intervista SEO: Luca De Berardinis

by francesco 2.4K views0

Ultimo aggiornamento 14 Luglio 2017

luca de berardinis
luca de berardinis

Luca de Berardinis si occupa di SEO e inbound marketing presso Argoserv. È attivo sia come blogger che come consulente rispetto ad aziende da far crescere in visibilità. Salutiamolo lanciandogli il nostro classico: rispondi tranquillamente, tua madre, comunque, non lo scoprirà. 🙂

 

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Ho cominciato nel 2007. In quell’anno lavoravo in una web agency e mi occupavo di contenuti e di come questi potessero migliorare la percezione che l’utente ha del sito e del brand in esso rappresentato. Dev’essere stato in quell anno che, leggendo i blog internazionali, sono venuto a conoscenza della SEO e delle prime rudimentali tecniche con cui era (ed è) possibile strutturare un sito per farlo piacere maggiormente ai motori di ricerca. In quell’anno non usavo molto wordpress ma usavo dei cms dedicati e qualche volta mi capitava di imbattermi in Joomla. Quindi non avevo a disposizione plugin potenti ed evoluti come WordPress SEO by Yoast, ma semplicemente agivamo a livello di codice html per implementare i vari tag e meta tag. 

Nel 2008 poi Fabio Di Gaetano, mio amico ultraventennale e attuale collega, che aveva sperimentato i benefici della SEO grazie ai risultati ottenuti in un suo interessante progetto, mi ha sollecitato ad approfondire le mie conoscenze in tale ambito ed a specializzarmi. Da allora la SEO (ma anche l’Inbound Marketing soprattutto negli ultimi anni) è diventata la mia ossessione.

2) Come hai imparato a fare SEO?

Ho imparato principalmente facendo, sperimentando, analizzando le SERP e controllando i risultati delle azioni fatte sui siti. Ovviamente ho imparato molto anche leggendo e studiando sui siti e sui blog nazionali e internazionali specializzati nella Search Engine Optimization. Ho appreso tanto leggendo casi di successo di seo nostrani e non. Ma, il learn by doing resta il modo migliore per farsi le ossa.

3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Gli direi di andar via dal vicolo buio e lo inviterei a prendersi una birra con me per fare due chiacchiere, ma non sulla SEO…

4) Quali sono i migliori 10 SEO italiani? In base a cosa li giudichi?

Non credo di essere in grado di fare una classifica nazionale dei migliori SEO (anche perchè non li conosco tutti)  però posso dirti quelli che seguo di più e che reputo più autorevoli. Li “giudico” sulla base di ciò che scrivono, come lo scrivono e come giustificano/documentano ciò che dicono di aver fatto. Uso un elenco puntato e non uno numerato perché le classifiche non mi piacciono molto e le reputo più adatte al mondiale di Formula 1. Omettendo la persona che mi ospita, che ha scritto un’interessantissimo post sullaSemantic Search (ovvero il futuro della nostra disciplina) e i miei colleghi  te ne indico alcuni:

  • Enrico Altavilla
  • Gianluca Fiorelli
  • Andrea Pernici
  • Giorgio Taverniti
  • Maurizio Ceravolo
  • Fabio Sutto
  • Piersante Panaghel
  • Davide Pozzi
  • Riccardo Mares
  • Dario Ciriacì

5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

Le condizioni ideali per un SEO sono:

 – poter operare senza troppi vincoli

 – conoscere alla perfezione obiettivi e target di un website

 – avere carta bianca sulla strategia da adottare e sul SEO plan

 – potersi confrontare con colleghi di qualsiasi livello di preparazione

 – disporre dei migliori tool seo che ti permettono di non reinventare la ruota e di automatizzare le attività più macchinose e noiose

Le condizioni peggiori sono l’assenza o il contrario delle migliori…

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

SEM Rush

MOZ

Google Keyword Planner

Google Trends

Visual SEO

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Gli direi di appassionarsi, di iniziare dall’abc e di sperimentare sul campo tutto ciò che viene detto e scritto dai migliori SEO.