Intervista SEO: Walter Cavosi

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Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

walter cavosi
walter cavosi

Dalle fresche terre del nord vi presento l’intervista ad un SEO che mi è capitato spesso di incrociare, soprattutto su G+. Walter Cavosi sa cosa vuol dire farsi buone domande. Ringrazio lui per questa bella intervista e voi per il tempo che dedicherete a leggerla.

 

 

In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Prima di venire a conoscenza di una “pratica occulta” chiamata SEO, mi ero avvicinato alla comunicazione WEB attirato dalle potenzialità date dalla rete a un individuo qualunque di raggiungere un numero illimitato di persone grazie alla viralità.

Ho cominciato quindi a testare video virali, siti virali, a interessarmi dei meccanismi del tam-tam mediatico e a un certo punto, non so come, mi sono chiesto: certo che se un sito fosse sempre lì nelle prime posizioni di Google, quando si cerca qualcosa… ma ci sarà una tecnica o qualcosa del genere?

Così – tra il 2010 e il 2011 – è iniziato il primo vero approccio, serio, alla SEO. Il fascino di questo argomento ha fatto il resto.

Come hai imparato a fare SEO?

Mi sembra, ma non ricordo esattamente, di aver iniziato con un libro sulla SEO, ovviamente insieme a tonnellate di ricerche varie in internet sull’argomento.
Solo un po’ più tardi sono approdato su comunità e forum vari dove è stato possibile crescere condividendo esperienze.

Il tutto condito con prove, esperimenti e pratica a più non posso.

Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Niente, che mi ha fatto di male ? (o cosa gli ho fatto io?).

Magari pensandoci bene, visto che la SEO è una droga e io ne sono dipendente, potrei denunciarlo per spaccio, ma non c’entra col vicolo, quindi sono già fuori tema.

Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?

Principalmente mi ispira la comunità (non intesa come comunità di recupero, vedi punto precedente…), nel suo insieme e nella sua evoluzione continua.

Però faccio qualche nome, più o meno:

Yuri Carlenzoli, perché nonostante una discussione la prima volta che ci siamo sentiti (o forse grazie a quella) mi ha indirizzato nei posti giusti dove chiedere e condividere.

Ci sono un paio di persone, che forse non sono SEO veri e propri,  ma che seguo attentamente perché forniscono comunque spunti interessanti e utili.

E un certo Francesco Marghe… qualcosa perché, a parte gli scherzi, il suo punto di vista – che ancora non conosco totalmente – mi sembra davvero interessante.

Cos’è veramente la SEO?

Per fare un esempio, è accendere il motore e far viaggiare una moto potente tenuta sempre in garage, oppure occuparsi dell’arredamento di una villa dalla bellissima facciata ma poco curata internamente.

È dare senso ai contenuti.

È essere presenti sul web, visibili.

È far capire a Google che quel sito può davvero essere utile in risposta a chi sta facendo quella ricerca. 

Quali software utilizzi per fare SEO?

Dizionario (non è un software) perché saper scrivere è fondamentale.

Google stesso, strumenti di AdWords, Analytics (fondamentale per capire cosa sta succedendo)… poco i vari tool specifici, se ne dovessi scegliere uno ranks.nl (e aggiungo un grazie a seoutility per motivi personali)

Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Studia, aggiornati e sperimenta.

Dai TEMPO al tuo lavoro per essere apprezzato da Google e la pazienza verrà ripagata.