Intervista SEO: Veronica Contini

by francesco 3K views0

Ultimo aggiornamento 19 Marzo 2019

veronica contini
veronica contini

Veronica Contini è una consulente SEO che opera tra l’Italia e la Svizzera. Gentile e disponibile, ha risposto alla mia chiamata, quindi eccovi l’intervista che le ho fatto, davvero piena di buoni spunti.

 

 

 

In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Lavoro nel marketing dal 2005, ma ho cominciato a fare SEO nel 2013. Una mia cliente e-commerce aveva scoperto quanto fosse utile ma l’ha trovato estremamente noioso e mi ha chiesto di occuparmene: non ho mai smesso da allora… perché sto ancora cercando di capire quale sia la parte noiosa!

Come hai imparato a fare SEO?

Ho imparato dal basso, con pazienza e tanti (troppi!) link seguendo le strategie preparate da SEO più esperti. Ben presto ho iniziato a seguire corsi sempre più tecnici e a sviluppare e testare progetti e strategie originali. Applicare le nozioni dei corsi a progetti reali mi ha permesso di testare e confrontare gli approcci – a volte opposti – degli specialisti.

Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Gli chiederei di presentarmi la moglie per la quale ha lasciato Google, dev’essere una bella persona!

Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?

Nell’ordine in cui li ho conosciuti: Giorgio Taverniti per la sua grandissima community e l’idea di una SEO divertente e collaborativa. Giovanni Sacheli mi ha insegnato l’attenzione al dettaglio e l’importanza di fare le cose per bene. Tatiana Schirinzi mi ha fatto scoprire il piacere di condividere esperienze, dubbi e progetti tra freelance. Enrico Altavilla mi ha fatto appassionare alle dinamiche tecniche del funzionamento dei motori di ricerca, tanto da convincermi ad approfondire la mia conoscenza dei sistemi e dei linguaggi di programmazione.

Cos’è veramente la SEO?

L’ottimizzazione per i.. ah scusa hai detto veramente? Nella realtà significa affiancare un’azienda o un professionista, condividere i suoi obiettivi di crescita e aiutarlo a trovare il posizionamento perfetto – su Google e quindi sul mercato – utilizzando una vasta gamma di competenze tecniche. Significa saper collaborare con sistemisti, developer, grafici, specialisti pr, social media manager, buyer.  A volte bisogna sporcarsi le mani nel codice, altre nei rendiconti finanziari. 

Nel grande caravanserraglio del web marketing il consulente SEO si prende l’incarico di ascoltare le ricerche e le richieste del mercato e fare in modo che un sito web risponda, in modo facilmente comprensibile dai motori di ricerca, a queste richieste.

Quali software utilizzi per fare SEO?

SemRush per l’analisi dei competitor e il tracciamento dei progetti più importanti, Rank Traker e Website Auditor(entrambi di Seo Powersuite) per le analisi strategiche,Screaming Frog quando devo gestire migrazioni o monitorare gli errori di sistema.

Gli strumenti che preferisco per condividere i risultati con i miei clienti però restano quelli di Google Analytics perché permettono di associare i risultati SEO a obiettivi di vendita, coinvolgimento o iscrizioni. Ad esempio ecco la mia dashboard per e-commerce, potete scaricarla gratuitamente e associarla ad una vista di Analytics: 

https://analytics.google.com/analytics/web/template?uid=GL6k3cAlRdabS-6Ztw7YqA

La dimensione “Entrate” può essere sostituita con qualunque tipo di completamento obiettivi sia importante per il vostro sito.

Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Evitare l’arroganza (propria e altrui): se esiste un sapere SEO condiviso è perché centinaia di professionisti hanno deciso di testare e condividere, a volte anche sbagliare. Non c’è una ricetta preconfezionata, così come non è possibile arrivare tutti primi su Google: l’idea giusta può arrivare da chi meno ti aspetti.

Se la tua strada è il web marketing e decidi che la SEO sarà la tua specializzazione il primo anno accantona il 30% delle tue entrate per la tua formazione, il secondo anno il 20%, dal terzo anno in poi il 10%. Scegli con cura i corsi a cui partecipare e investi su te stesso: nessuno crederà in te se non sei tu il primo a farlo.