Intervista SEO: Ryuichi Sakuma

by francesco 3.7K views0

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

ryuichi sakuma
ryuichi sakuma

Lo spirito giusto per fare SEO è esattamente quello che Ryuichi Sakuma (aka Marco Ronco) descrive in quest’intervista. L’attitudine a tenere traccia, ma soprattutto mettersi al servizio delle persone, dona ad un SEO la capacità di osservare “attraverso” le serp e sprigiona il potere più grande dell’universo. Gli altri. Grazie Marco e come sempre buona settimana a tutti.

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Ciao Francesco e grazie per la possibilità che mi dai di fare due chiacchere!

Ho iniziato a lavorare come Web Designer 13 anni fa e ho la passione per i fumetti giapponesi: Nel 2002 ho aperto un sito chiamato “Nanodà” dedicato ad un fumetto che mi era particolarmente piaciuto.

Tuttavia dopo poco tempo, volevo come tutti aumentare il numero di persone che visitavano il sito: ho iniziato così a spulciare vari forum per capire come aumentare le visite… e ci sono anche riuscito, purtroppo!

Dico “purtroppo” perché all’epoca i costi di hosting erano insostenibili e mi ero illuso di poter monetizzare grazie ad AdSense, la pubblicità di Google. In realtà non è che AdSense non funzioni, semplicemente non funziona ovunque, in particolare sui siti di fumetti, se non per racimolare pochi euro.

Così stavo per chiudere tutto, finché ho chiesto aiuto a Robin Good, che all’epoca aveva un forum dove rispondeva alle domande legate al mondo dell’online Publishing. È stato allora che grazie al suo aiuto ho iniziato a comprendere che non solo avevo bisogno di imparare la SEO secondo un metodo, ma prima di tutto dovevo ascoltare i miei utenti e capire cosa desideravano, in modo da poterglielo dare.

2) Come hai imparato a fare SEO?

Come ti dicevo, ho iniziato per far crescere Nanoda. Ma la maggior parte di nozioni utili le ho imparate sul campo, smanettando, provando, sbagliando e appuntandomi tutto quello che funzionava. Sono fissato con i numeri e le prove: se non ho dati a supporto di quanto asserisco preferisco stare zitto.

Ripetendo questo processo per parecchi anni, oggi posso dire di aver trovato un metodo che non sarà perfetto, ma mi permette di ottenere buoni risultati. L’ho condiviso con i miei clienti, i miei amici e, soprattutto, l’ho provato in prima persona su me stesso.

La SEO si evolve, è vero, ma da quando ho iniziato una cosa è imprescindibile: devi rispondere alla domanda dell’utente in breve tempo, fornendogli valore e rispettando la tipologia di query. Quello che gli americani chiamano “query intent”.

Oggi ho la fortuna di avare una Web Agency e di lavorare con tante persone e aziende che portano avanti la stessa filosofia del fornire valore prima di tutto: sono riuscito anche a portarla in Green Power, a Namco Bandai, a Giochi Preziosi Manga, a Star Comics… insomma “contagio” tutti i miei clienti con il concetto di “dare reale valore ai propri clienti” 🙂 

3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Gli stringerei la mano e, magari, gli darei pure una pacchetta sulla spalla. Cutts è stato usato da Google come “filtro” e si è attirato volente o nolente le ire di molti webmaster. Google però, con Matt Cutts, ha fatto un passo in avanti per cominciare a comunicare con i Webmaster. Mi spiace molto che adesso non ci sia più questa “voce” e francamente vedo questa mancanza come una sorta di “autogoal” da parte di Google.

4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?


Quando ho iniziato, c’era la “vecchia guardia” composta da Enrico Altavilla, Piersante Paneghel, Davide “Tagliaerbe” Pozzi, GiorgioTave e, anche se non è propriamente un SEO, Robin Good.

Devo dirti che la qualità che apprezzo di più in chi fa SEO è il sapersi mettere a disposizione degli altri.
In ogni senso. 

Credo che il lavoro di noi SEO sia mettersi a disposizione delle persone: 

chi visita il nostro sito, il nostro cliente, la persona che ci chiede la consulenza.
Come possiamo aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi? Come possiamo fare in modo di dare il massimo?

Se vedo che un SEO ha queste qualità, per me è fonte di ispirazione. 

Quindi, oggi, tra i SEO che mi ispirano di più ci sei anche tu Francesco, insieme a Benedetto Motisi, Jacopo Matteuzzi, Marco Maltraversi e Rand Fishkin.

5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

Ah questa me la voglio rigiocare, me l’hanno chiesta tanto tempo fa. All’epoca la domanda era incentrata sul web design, ma vale anche per la SEO. La risposta sta in questo video, che tra l’altro mi vede in una veste molto imbarazzante 😀

https://www.youtube.com/watch?v=F5QuHx6zKjM

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Webmaster Tools è il primo passo: se riesci ad orientare il Bot correttamente, hai già fatto buona parte del lavoro e hai risultati tangibili.

Poi utilizzo Moz Pro per calcolare la difficoltà delle keyword e tenere traccia delle posizioni nelle SERP. Per l’analisi dei backlink uso Majestic e per fare l’analisi della concorrenza uso SemRush.

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Studia, documentati, non smettere mai di imparare. Personalmente mi piace molto leggere. Mi tengo informato leggendo almeno 5 libri sul mondo della SEO e del Web-Marketing ogni mese, in italiano o in Inglese.

Se ti fa piacere, te ne consiglio alcuni che ho trovato particolarmente interessanti:

 – The Art Of SEO di Eric Enge, Stephan Spencer, Jessie Stricchiola e Rand Fishkin

 – Inbound Marketing and SEO di Rand Fishkin e Thomas Høgenhaven

 – Inbound Marketing di Jacopo Matteuzzi

 – Interceptor Marketing di Benedetto Motisi

 – SEO Power di Giorgio Taverniti

E ovviamente, il Manuale di SEO Gardening di Francesco Margherita!

Io non ho scritto libri, ma ho fatto un video corso dove racconto un po’ come faccio SEO per me e i miei clienti. Se pensi ti possa tornare utile, vai a dargli un’occhiata.

Dopo o durante le tue letture, apri uno o più siti e comincia a sperimentare, tenendo traccia dei tuoi progressi e anche dei fallimenti: documentando tutto un domani avrai dei casi studio per poter dimostrare ciò che hai fatto e otterrai anche un bel bagaglio di esperienza che deriva proprio dalla pratica.

Ultima consiglio, secondo me importante: ricorda che la cosa più bella che puoi fare, come SEO, è aiutare le persone. Tutte: quelli che visitano il tuo sito, quelli che ti chiedono aiuto, l’azienda che vuole proporre un buon prodotto che aiuta a risolvere un problema. Hai in mano una delle più belle opportunità che ti può capitare nella vita: quella di poter essere d’aiuto.

“uno è lieto di poter servire” (cit.)