Intervista SEO: Raffaele Conte

by francesco 2.5K views1

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

raffaele conte
raffaele conte

Raffaele Conte, dopo essersi laureato in lingue e letterature straniere ha sviluppato una forte passione per il web, che lo ha portato a diventare consulente SEO, SEM e social media freelance. Eccovi il racconto della sua esperienza.

 

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Dire in che anno ho iniziato ad occuparmi di SEO è molto semplice, dire il perché è più complesso. Ho iniziato ad occuparmi di SEO nel 2010: in quel periodo ebbi l’occasione di partecipare con altre quattro persone alla Start-up di Citydeal (Groupon), che certamente non aveva i numeri attuali ma una mole di lavoro esorbitante rispetto all’esiguo team: eravamo noi quattro a ricercare le aziende a cui proporre il servizio, noi ad occuparci della descrizione delle offerte, della grafica, del marketing e della parte Social; io come gli altri cercavo di ricoprire più ruoli ma mi concentrai soprattutto sull’ultima attività, avendo più esperienza degli altri nel settore.

Ancora ricordo l’emozione della messa online della prima offerta di un biglietto del cinema ad un euro 🙂 

Dopo alcuni mesi, avevamo la necessità di posizionare il nostro Blog appena nato, e vennero assunti due colleghi che provenivano daVenere.com: uno di loro mi iniziò a parlare di SEO e posizionamento e mi inviò una mail contenente un documento inglese “segreto” in cui si illustravano le varie tecniche di posizionamento dei siti web.

Fino a due mesi prima ero convinto che cercare su Google un ristorante a Milano equivalesse a trovare il migliore ristorante di Milano e non il ristorante con il SEO più Bravo. Dopo aver letto quel famoso documento ho iniziato ad addentrarmi in un mondo del tutto nuovo e sconosciuto, che si svelava ogni giorno con una nuova scoperta, mosso dall’energia più forte del mondo: la curiosità.

Quindi la risposta facile è: perché dovevo posizionare il Blog di Groupon.

La risposta più complessa e vera è perché avevo desiderio di capire, spinto dalla mia curiosità, come funzionasse il meraviglioso e maledetto algoritmo di Google e capire perché qualsiasi cosa cerchi venga fuori un certo “Aranzulla”.

2) Come hai imparato a fare SEO?

Ho imparato a fare SEO tramite il documento di cui parlavo prima e poi mettendo in pratica tutte le nozioni che potevo acquisire dallo studio della teoria. Nel 2010 i testi su cui aggiornarsi erano pochi: per acquisire formazione era necessario visitare continuamente blog di settore, primo fra tutti nel mio caso, il Forum GT di Tave. Sul Forum si potevano trovare tantissimi esempi di strategie di professionisti che applicavano teorie diverse tra loro, cui seguivano successi o fallimenti.

Studiando queste strategie mi sono reso conto che non esiste una formula magica che si possa applicare universalmente come strategia per ogni sito web: in base al settore di riferimento una strategia vincente può rivelarsi fallimentare. Anche se può sembrare paradossale, per fare SEO ad alto livello mi è servito tantissimo occuparmi di Campagne Adwords: credo che si tratti di uno strumento fantastico per interpretare le ricerche effettuate dagli utenti e modellare di conseguenza la mia strategia SEO. Inoltre attraverso Adwords ho l’opportunità di conoscere il valore economico che possono avere le visite da determinate query di ricerca.

Io non mi occupo solo di posizionare siti ma di portare dei risultati concreti ai miei clienti, che per il 90% sono PMI e che pertanto ragionano solo in termini di “numero di nuovi clienti”, senza spesso conoscere del tutto il significato della parola “SEO”.

La mia proposta ai clienti si adatta alle esigenze particolari dell’azienda: tuttavia nella stragrande maggioranza dei casi la scelta vincente è il giusto Mix SEO/Adwords con uno spruzzo di Ads 🙂

3) Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Gli direi: “Scusa ma tu conosci Aranzulla? Perché io ti ho scovato cercando su google “come parlare a tu per tu con Matt Cutts”ed è venuto fuori un articolo di questo tale…

4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?

Credo che parlare di ispirazione sia eccessivo, tuttavia uno dei professionisti che ho seguito fino dal primo giorno è stato Giorgio Taverniti e tutta la sua squadra, soprattutto Andrea Pernici che è un programmatore e le sue analisi (mai banali) mi aiutano tantissimo a migliorare ogni giorno. Inoltre seguo pochi e selezionati blog di settore e di qualità come il tuo, quello di Tagliarbe e il GT Forum.

5) Cos’è veramente la SEO?

Che domanda!

La SEO è posizionare il sito per due o tre paroline 🙂

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Per me il software più importante che utilizzo è quello che ho nella mia scatola cranica poi scendendo di importanza:

 – Search Controll “non avrai altro tool all’infuori del Web Master Tool”

 – Visual SEO Studio

 – Google Keyword Planner, Übersuggest ed il fantastico “ricerche correlate di google” per la ricerca di keyword

 – Ahrefs e Majestic per i link

 – Da due mesi utilizzo SEO Zoom e devo dire che lo trovo fantastico, si vede che è creato da una persona che ha sgobbato su tanti progetti SEO, che capisce di cosa abbiamo bisogno (c’è anche un pizzico di orgoglio partenopeo dato che è un Tool creato nella mia città: Napoli)

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Faccio un piccolo elenco:

1. Avere tanta curiosità nel capire cosa c’è dietro: cosa c’è dietro google, dietro alle teste degli utenti, dietro ai clienti…

2. Dedicate il 30% del vostro tempo alla formazione. La formazione deve essere CONTINUA, ma attenti a non leggere di tutto, fate una dura selezione delle fonti e dei corsi. Spesso si confonde il concetto di libertà con quello di anarchia: come io non posso contraddire un medico solo perché ho letto qualcosa su Wikipedia, allo stesso modo non sei un SEO specialist se hai fatto un corso di due ore e letto un libro. Oggi ci sono migliaia di SEO specialist senior expert etc… e altrettanti corsi che ti dicono che ti insegneranno a diventare un SEO in una settimana, basti pensare che su Groupon diventi SEO a soli 34 euro più IVA :-).

3. Se siete all’inizio, fate degli Stage anche per alcuni mesi in grandi realtà, come grosse Web Agency. Sarà un passo fondamentale. Aver lavorato con vari reparti sarà importante nel tuo lavoro in futuro. Se non conosci come lavora un Grafico non puoi poi dargli delle indicazioni giuste.

4. Non essere un tuttologo, specializzati

5. Per ultimo ma non per importanza: Ricordate che il vostro obiettivo non deve essere posizionare il sito web del vostro cliente ma fargli fatturare di più a fine anno, quindi prima di iniziare qualsiasi progetto parlate con i vostri clienti e capite i plus che hanno.

Se vi vendete come la persona che posiziona il sito per N paroline chiave, sarete sempre sotto pressione da parte del cliente che ogni settimana vi dirà “ ma oggi siamo secondi, ieri eravamo primi non puoi farci tornare primi” o “puoi farci essere primi per questa parola chiave entro fine settimana? Se invece il cliente capisce il plus del tuo lavoro e avrà fiducia nel tuo operato, tutto sarà più facile e meno stressante…