Intervista SEO: Matteo Monari

by francesco 2.7K views0

Ultimo aggiornamento 24 Settembre 2017

Matteo Monari è un top SEO cresciuto facendo da consulente per alcuni dei maggiori affiliati mondiali nel settore del gioco online, della finanza e del web hosting. Oggi è di base a Roma dove è cofondatore di Bizup, una web-marketing agency di quelle fatte bene. Come nella tradizione di queste interviste, diciamo anche a Matteo: Rispondi tranquillamente, tua madre comunque non lo scoprirà J

 

1)  In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Ho iniziato nel 2006. A differenza di molti non ho iniziato da autodidatta ma come dipendente, con mansioni di SEO e – soprattutto – link-builder. Il mio datore di lavoro era una agenzia svedese che seguiva siti di gioco online in tutto il mondo, che era alla ricerca di qualcuno che parlasse italiano e francese e che fosse in grado di gestire il SEO on-site ed acquisire link per alcuni siti in questi mercati.

2)  Come hai imparato a fare SEO?

Seppure come detto io abbia iniziato a fare SEO in una agenzia, ho imparato quasi tutto da solo, soprattutto da siti, blog e forum americani. Inoltre nei primi anni di attività ho partecipato a molti eventi internazionali a cui il mio datore di lavoro svedese mi “spediva” ad apprendere.

A parte questo, è stato molto importante lavorare con persone con cui poter confrontarmi sui dubbi che man mano sorgevano su quello che leggevo. Penso che l’agenzia per cui lavoravo fosse ai tempi molto “avanti” nel modo di intendere il SEO, e che questo mi abbia permesso di avere una visione “olistica” della disciplina.

3)  Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Devo ammettere di essermi trovato in una situazione molto simile: alcuni anni fa’, in occasione di un evento negli Stati Uniti – penso fosse SMX Advanced a Seattle – io e una mia ex-collega alloggiavamo nello stesso hotel di Matt Cutts. Al momento del rientro in hotel dopo cena, si aprono le porte dell’ascensore e… boom: Matt Cutts, che scoprii alloggiava nella stanza accanto alla mia, era lì che stava entrando in camera. Avendo identificato la sua stanza, proposi alla bionda ex-collega svedese di mettersi in accappatoio ed andargli a bussare, concedendosi carnalmente in cambio della rimozione di alcune penalizzazioni – altro che pulizia dei link! Lei però, ahimé, rifiutò.  😉

4)  Quali sono i migliori 10 SEO italiani? In base a cosa li giudichi?

Questa domanda è molto difficile, perché difficile è capire se un SEO è migliore di un altro.

Un SEO a mio avviso dovrebbe:

·      essere tecnicamente competente

·      avere doti di business (per capire il business e le necessità del cliente – o per gestire un proprio business personale)

·      possedere grandi doti “politiche” (per interfacciarsi con i molti stakeholder aziendali o sviluppatori e partner con cui avrà a che fare)

·      avere buone doti di scrittura

·      godere di una buona dose di creatività

·      sapere bene l’inglese

In generale, come scritto in un commento al tuo post a tema su questo blog, mi piace pensare che il migliore SEO italiano sia una persona sconosciuta ai più che lavora da casa e guadagna più di tutti noi messi insieme. Per questo motivo, anziché elencare i molti nomi dei SEO italiani già noti per la loro competenza, ho preferito stilare una lista di alcuni nomi (me ne sono venuti in mente 6) che penso essere sconosciuti ai più ma che nulla hanno da invidiare a chi spesso parla a conferenze di settore (me compreso) – appunto perché essere un bravo SEO non significa necessariamente essere famoso per questo.

In rigoroso ordine alfabetico:

1) Daniele Barile (http://de.linkedin.com/in/thebestposition)

Partendo da zero e senza conoscenze tecniche avanzate si è comprato una casa a Berlino grazie ai suoi siti di casinò online, creati e gestiti mentre viveva a Barcellona condividendo casa con studentesse nordiche.  Ora vive a Berlino, dove tra le altre cose ha creato una linea di skateboard.

2) Ivano Canobbio (https://twitter.com/betoffice)

Creatore di bet-office.com e di moltissimi altri siti di gioco online di successo, un tempo viveva in Olanda. Notizie non confermate lo vogliono residente ai Caraibi.

3) Ferruccio Cinquemani(https://www.linkedin.com/in/ferrucciocinquemani)

E’ il responsabile SEO per i siti in mercati emergenti del gruppo Schibsted, casa madre di Subito.it . In sostanza, è il responsabile del successo in termini SEO degli enormi “gemelli” di Subito.it in più di 20 paesi differenti che vanno dalla Bielorussia all’America Latina. Vive a Stoccolma.

4) Simone Colavecchi (https://www.linkedin.com/pub/simone-colavecchi/68/b82/73)

Un tempo mio assiduo partner in scambi di link che oggi farebbero rabbrividire anche il più temerario dei SEO, Simone ha lavorato a Londra gestendo enormi network di siti di gioco d’azzardo, ha vissuto in India dove ha creato da zero interi team di link builder e messo le mani su alcuni tra i più importanti siti di poker e casinò online. Vive a Malta.

5) Giacomo Gaggiotti (https://www.linkedin.com/pub/giacomo-gaggiotti/8/79/87a)

 

Dopo avere “raccolto il testimone” nella gestione dei siti di gioco online di cui mi occupavo un tempo, Giacomo ha recentemente raccolto un altro testimone: quello di Alessio Madeyski come guida del team SEO di Zalando per l’Europa del Sud, ed è quindi ora responsabile per il successo in termini SEO del più grosso ecommerce di abbigliamento in Europa. Partito dall’Italia alcuni anni fa, ha vissuto prima a Stoccolma, poi a Malta e ora a Berlino.

 

6) Michael Morrone (http://uk.linkedin.com/in/michaelmorrone)

Oltre ad essere Affiliate Manager di un importantissimo gruppo internazionale nel settore del gioco e delle scommesse ed a conoscere a fondo ogni possibile “trick” da affiliato, è un ottimo SEO con progetti “serali” di enorme successo. Vive a Londra.

5)  Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

In generale penso che l’ideale sia lavorare senza stress, quindi in un ambiente che concede la possibilità di lavorare secondo i propri ritmi e in piena libertà. Penso che non sia un caso che molti SEO raggiungano il loro “top” in progetti personali: i progetti personali “del weekend” sono infatti quelli in cui nessun cliente impone tempi, ritmi o condizioni stressanti.

6)  Quali software utilizzi per fare SEO?

Seppure i software siano molto utili, in generale non sono un maniaco dell’automazione. Ad ogni modo, la mia cassetta degli attrezzi include di sicuro:

SEOQuake

Quirk toolbar

Majestic SEO

Screaming Frog

Advanced Web Ranking

Penso che con questo “set” si riesca a coprire il 90% delle necessità.

7)  Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

La cosa più importante che consiglierei è di imparare bene l’inglese, poiché le fonti più autorevoli del nostro settore sono fonti in lingua inglese. Dopodiché consiglierei di non prendere per oro colato TUTTO quello che si legge sui blog di settore o tutto quello che Google dichaira, e di pensare al 100% con la propria testa.