Intervista SEO: Emanuele Arosio

by francesco 3.7K views0

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

emanuele arosio
emanuele arosio

Emanuele Arosio è head of SEO per Triboo Digitale, quindi puoi già immaginare quanto sia bello per me ospitare questa pur breve intervista sulle pagine di Seogarden. Buona lettura e buon lunedì a tutti.

 

 

 

In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Ho iniziato a interessarmi di SEO nel 2004 inizialmente come sfida nel posizionare siti internet creati in Flash. Costruendo siti in Flash per diverse società, le stesse inziavano a chiedermi di portare il sito nella prima pagina di Google. 

La sfida è stata ardua, i risultati si sono visti ed è incominciata da lì la mia professione.
Certamente non smetterò, 
il settore è sempre in fermento e mi piace stare sul pezzo.

Come hai imparato a fare SEO?


In primis da autodidatta… ore e ore passate in libreria a intercettare e acquistare libri americani. Ho speso un capitale, ma ne sono fiero. Poi sicuramente i corsi Seo Extreme di Madri sono stati molto utili e validi.

Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?


Senza telecamere non ci sarebbe il bello della diretta! Comunque mi piacerebbe tornare con lui nel 2000 per vedere e capire lo spirito che lo ha spinto nella creazione degli algoritmi.

Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?


Prima di tutto parliamo di Professionisti SEO che ho avuto modo di conoscere dal vivo e in molti casi si è lavorato insieme. Penso a Bruce Clay in persona che mi ha fatto fare un percorso SEO molto articolato e unico, penso a Marco Loguercio, Ale Agostini e Enrico Altavilla.
Li giudico in base alla loro grande professionalità vista sul campo e lontani dall’essere solo degli speaker ai summit.

Cos’è veramente la SEO?


La SEO è tecnica pura con un pizzico di interpretazione. A volte ci si sente dei veggenti per saper leggere le intenzioni di ricerca degli utenti online e a volte dei santoni, quando si va da clienti che non capiscono niente di SEO ma che cercano comunque di essere primi a tutti i costi.

Quali software utilizzi per fare SEO?


Non ne uso tanti, diciamo che negli anni ho selezionato molto le strumentazioni possibili. A parte Google Search Console, Google Analytics e Google Market Finder uso tools come SemRush per il position tracking e benchmark internazionale; Screaming Frog per “ispezionare” il sito nelle sue profondità e Majestic Seo, indispensabile per il controllo dei backlinks.

Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)


Cercare di essere determinato, curioso e se si è nelle condizioni andare oltre i confini nazionali per seguire dei summit del settore, fare network e conoscere i diversi modi di lavorare nella SEO.