Intervista SEO: Donato Paolino

by francesco 2.5K views0

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

Donato Paolino è un Top Contributor di Google, un SEO che mi sta particolarmente a cuore, non solo perché mi ha visto muovere i primi passi nel 2008, ma per il suo approccio complessivo al marketing digitale. Donato è una di quelle persone che con poche considerazioni possono aprirti la mente. Un opertatore profondamente innamorato del suo lavoro. Come nella tradizione di queste interviste, diciamo anche a lui: Rispondi tranquillamente, tua madre comunque non lo scoprirà 🙂

1. In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Premetto che mi piace studiare e applicare una visione di web-marketing complessiva (nella quale è certamente compresa anche l’ottimizzazione, ma che da sola non credo basti). Comunque per la cronaca ho iniziato a fine anni 90 ad appassionarmi all’argomento che all’epoca era ancora praticamente sconosciuto. Avevo un mio sito e desideravo posizionarlo perché mi piaceva contare sempre più visite. Con mia moglie iniziammo a trascorrere giornate intere per scoprire il modo di dare la maggiore visibilità possibile al nostro progetto web. Per fare i test creammo diversi siti “civetta” e, rilevati i dati, trasferivamo al portalino il know how acquisito.

2. Come hai imparato a fare SEO?

facendo soprattutto sperimentazione (come faccio anche attualmente)… Nel ’98 Google non era ancora una realtà affermata in Italia ma esisteva, tra gli altri, Italia On Line, poi Arianna e attualmente Libero.it. In quell’occasione notammo che ripetendo una certa quantità di volte le parole chiave all’interno di title e meta keys riuscivamo scientificamente a posizionarci primi. Applicammo in grande scala la scoperta e il nostro portalino su “Digilander” faceva segnare su “Shinystat” migliaia di visite al giorno. Considerando che internet all’epoca era usato da una piccola fetta di popolazione come risultato non era male. In pratica ci posizionammo con i nomi dei cantanti italiani ed esteri nelle prime 1200 posizioni di Arianna.it. Se scrivevi “pino daniele” trovavi a ripetizione il nostro sito nelle prime 120 pagine :). Nel ’99 pubblicizzammo quanto avevamo fatto e ci arrivarono le prime offerte di lavoro da Como a Catania e scegliemmo ovviamente quella di una software house vicino casa nostra dove continuammo a formarci, ma con stipendio. Arianna.it venne evidentemente a conoscere dei posizionamenti e in cambio ci chiuse senza appello l’account digilander :D. Esiste comunque ancora una versione “lab” di quel portalino bannato che potete vedere all’indirizzo http://startonline.8m.com/home.htm. E’ divertente ri-vedere come facevamo siti agli albori di internet. Con Google poi iniziò tutta un’altra storia che ancora oggi ci offre notevoli soddisfazioni.

3. Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Lo inviterei a bere una birra e nell’occasione gli farei nuove domande che non ho avuto possibilità di fargli all’ultimo incontro. Posso testimoniare che Matt Cutts è una persona disponibilissima che risponde a tutte le domande che gli si rivolgono, anche quelle più incredibili, senza farti pesare il fatto di essere un vicepresidente senior di una delle più grandi aziende del mondo.

4. Quali sono i migliori 10 SEO italiani? In base a cosa li giudichi?

Non giudico mai i colleghi ma lascio il giudizio alle uniche persone che credo siano titolate a farlo: i propri clienti. Per quanto riguarda la classifica dei 10, personalmente penso che ce ne siano tanti che meriterebbero di essere tutti nella classifica. Per spirito “corporativo” (e visto che leggeranno questo articolo 😉 voglio citare, tra tutti, i Top Contributors italiani, ragazzi che offrono il proprio tempo per aiutare seo e utenti nei Google Product Forums. Molti di loro inoltre sono attivi anche in forum stranieri e in altre lingue con una preparazione e una capacità di aggiornamento e, soprattutto, una passione fuori dall’ordinario.

5. Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

L’ideale è lavorare in team, partecipare già alla preparazione del progetto ed essere pagati bene. Il peggiore è quando il cliente si presenta con un sito già fatto e pieno di problemi e ti chiede se si può posizionare… dove non so…

6. Quali software utilizzi per fare SEO?

Nessuno in particolare. Resto della mia antica idea che per far arrivare tante visite ad un sito bisogna fare un buon progetto pensando agli utenti di quel sito e non al motore di ricerca (o, meglio, ai motori di ricerca) a parte le normali ottimizzazioni obbligate che gli strumenti Google mettono a disposizione sia per Search ma anche per altri prodotti che ormai compaiono nello snippet come, tra gli altri, news e maps.

7. Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Direi che se è appassionato della materia è bene che faccia riferimento ai Forums dei prodotti Google e approfondisca l’utilizzo degli strumenti che BigG mette a disposizione. Inoltre gli direi: non illuderti di fregare Google costruendo castelli non naturali e non reali…. ci potresti anche riuscire per un periodo ma alla fine tu e il tuo cliente verrete puniti. Parola di Matt.

Cordialità

Donato