Intervista SEO: Domenico Puzone

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Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

domenico puzone
domenico puzone

Domenico Puzone nasce a Napoli il 1 febbraio del 1992, si occupa di posizionamento sui motori di ricerca e di web-marketing. La sua più grande passione pubblica è scrivere, la passione “segreta” sono i videogame. Cerca continuamente di formarsi sempre di più per migliorarsi e superarsi, il suo più grande rivale? Se stesso! Ringrazio Domenico per la sua presenza su Seogarden e auguro a tutti voi buona lettura.

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Una gran bella domanda, avevo 12 anni quando mi hanno regalato il computer per Natale, poi a 14 anni ho creato il mio primo sito web interamente in HTML. Caricava lentissimo e se lo vedevi faceva veramente pena! Però volevo aumentare le visite, a quale scopo? Non so, non conoscevo nemmeno Google Adsense, però poi con il tempo incuriosito dal mondo del web sono arrivato a scoprire il posizionamento sui motori di ricerca e, come tutte le storie: sbagliando e testando è venuta fuori la mia professione. 

Una delle mie grandi passioni è il blog, mi piace raccontare e condividere con gli altri alcune delle mie esperienze nel campo dellaSEO e del Web-Marketing. All’interno del mio spazio do consigli per aumentare le visite al blog,  per ottimizzare e sfruttare al massimo i profili social e molto altro ancora! 

Di fatto ho iniziato nel 2009, è stata una bella scelta perché è un mondo particolare dove annoiarti è praticamente impossibile e puoi confrontarti con gli altri del tuo settore in sfide sempre nuove. 

Oh! Vuoi mettere che dopo puoi raccontare aneddoti interessanti ad amici e colleghi davanti ad una birra? 

2) Come hai imparato a fare SEO?

Osservando, potrei dire, ma aggiungerei anche ascoltando. Perché ascoltando i piccoli consigli di Google stesso e di Matt Cutts, ho capito dove mettere mano, poi ovviamente ho approfondito, facendo dei corsi ed anche leggendo libri sull’argomento. 

I test sono poi quelli che ti formano di più, capisci fin dove ti puoi spingere senza fare danni, quali sono i limiti di quel settore e come fare per eluderli, d’altronde lo scopo di noi SEO è piegare le regole, non infrangerle!

3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Matt Cutts? Beh dai, niente, alla fine io sono un tipo pacifico e cerco sempre di stare fuori da ogni problema. Metti caso che gli sto simpatico e mi dice anche qualche segreto, non si sa mai! Scherzi a parte, penso che il Signor Cutts sia una persona da stimare, da seguire e da ascoltare (non sentire, perché c’è una differenza), insomma bisogna essere bravi e leggere tra le righe.

Dunque, rispondendo alla domanda in modo semplice “cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da solo in un vicolo buio e senza telecamere?” : lo inviterei ad una birra nel migliore bar della città!

4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?

La mia fonte di ispirazione fu Ryuichi, al tempo paffutello, che faceva video tutorial su uno dei suoi siti, quindi la colpa è sua… io non ho fatto niente!

Come ti ho detto prima, uno di quelli che mi hanno fatto passare al lato oscuro è stato Ryuichi, che mi ha fatto scoprire un mercato e un mondo interessante e del tutto nuovo. Se devo citarne altri, beh mi vengono in mente Benedetto Motisi, il Seo Jedi per eccellenza. 

In base a cosa li giudico? Io prima di guardare l’aspetto professionale in una persona cerco di capire come sia caratterialmente, a me piacciono le persone positive e simpatiche, che siano disposte a creare una relazione di amicizia e per quanto riguarda poi l’aspetto professionale ovviamente guardo la qualità del loro lavoro, e la voglia a condividere i loro studi per il bene della comunità… ovviamente nei limiti!

E proprio per questo devo dire che stimo anche te Francesco, perché con il gruppo di Fatti di SEO hai dato la possibilità a tutti di avvicinarsi a questo mondo. Complimenti!

5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

Condizioni di lavoro ideali? Che arriva un cliente con le idee chiare, con un sito magari da realizzare ex novo e che non abbia mai ricevuto penalizzazioni o fatto danni… e che ovviamente non ribatte sempre sul prezzo! Oppure un progetto da seguire insieme ad un collega!

Quelle peggiori? La maggior parte dei clienti di oggi, che non vogliono spendere, vogliono arrivare “primi su Google” e vogliono pagarti in base ai risultati!

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

I tools migliori sono sempre quelli che ti da Google gratuitamente, da Google Webmaster tools, passando per Analytics. Per quanto riguarda quelli “no-brand Big G” gli strumenti che uso sono diversi, per l’analisi dei link uso MajesticSeo, ahrefs, e altri, mi piace incrociare i dati per non lasciare nulla al caso. 

Utilizzo ben volentieri MOZ, diciamo che è il nostro pane quotidiano. Poi da qualche mese c’è in circolo un software buonissimo di Ivano di Biasi: SeoZoom. Un grande prodotto, molto utile! Ma ce ne sono migliaia, forse dovrei fare una lista! 🙂

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Beh, iscriviti ai Fatti di SEO, ascolta, domanda senza paura e leggi, studia e testa. Ah, dimenticavo… ogni sera prima di andare a letto prega, prega che Google non abbia voglia di cambiare proprio domani!