Intervista SEO: Bruce Clay

by francesco 3.5K views0

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

Bruce Clay
Bruce Clay

Bruce Clay, con esperienza dal 1996, è riconosciuto dalle comunità SEO di ogni dove, come uno dei massimi esperti di ottimizzazione per i motori di ricerca al mondo. In quest’intervista esclusiva per Seogarden ottenuta grazie ad Ale Agostini, Clay ci racconta quanto la SEO di oggi richieda attenzione in diverse direzioni e non debba rinchiudersi unicamente dietro conoscenze e posizioni esclusivamente tecniche. Clay sarà in Italia l’8 giugno a Milano per un corso straordinario di due giorni. Una bella occasione per ampliare i tuoi orizzonti.

 

 

Ciao Bruce, qual è il tuo focus in questo momento?

Il focus nella SEO è il traffico. Le tattiche SEO cambiano in maniera regolare rispetto a Google e agli altri motori di ricerca. Ad esempio, Yahoo Search sta scomparendo e Bing sta venendo su forte. In tutto ciò la costante è che l’attenzione della SEO in sé è il traffico.

La SEO sta diventando sempre meno una disciplina di marketing isolata e viene integrata sempre più con i social media, con i contenuti e col pay per click. Il focus della nostra agenzia in Europa è su più componenti: curiamo SEO, pay per click, social media e contenuti. Tutte queste pratiche vengono progettate insieme per migliorare la percezione del business agli occhi dei motori di ricerca e degli utenti. Il nostro obiettivo di business è lavorare con i clienti per migliorare la loro capacità di generare traffico.

Il motivo per cui facciamo formazione è che la nostra agenzia si è sempre occupata di trasferimento delle conoscenze. Educhiamo i nostri clienti perché troviamo che un cliente SEO istruito rende un progetto migliore. Riusciamo ad essere più veloci, i nostri posizionamenti crescono, mentre il nostro approccio e la nostra metodologia di condivisione delle informazioni con i clienti dà loro un vantaggio competitivo.

Che rapporto c’è tra SEO e Marketing?

La SEO è un pezzo del marketing. Quando si pensa al marketing, ci si rapporta spesso a cose molto più grandi come il punto vendita, i cartelloni, la pubblicità mobile, per radio, TV e riviste. Quello è marketing.

All’interno del marketing c’è il marketing digitale, che comprende tutto il digitale, tra cui la ricerca organica e la posta elettronica. All’interno della componente di ricerca ci sono la SEO e il pay per click. Il Digital marketing comprende anche i social media – Facebook , Twitter e LinkedIn e altre reti dove le comunità si riuniscono. Include i comunicati stampa digitali e altri contenuti. Sono tutte componenti del marketing digitale di cui la SEO fa parte. Come è evidente, la maggior parte delle persone si basa sulla ricerca web per trovare i contenuti desiderati.

I cambiamenti nella SEO sono dovuti ai cambiamenti nel comportamento degli utenti. Ora esistono diverse specializzazioni, ad esempio per la SEO local, la SEO mobile e la nuova area della Vocal SEO. Un paio di anni fa, social media e content marketing erano i principali driver di traffico, ma con l’avvento della ricerca vocale, la SEO torna ad essere un importante veicolo di traffico. Tutte queste nuove aree di SEO – Local , mobile e voce – stanno diventando sempre più importanti nel marketing digitale, perché senza un’attenzione in queste direzioni, si rischia di non essere trovati.

Qual è la relazione tra SEO e testi?

Una definizione ampia di testo potrebbe essere tutto ciò che è scritto, da Twitter agli sms. Assumo che parliamo di testi on page, quindi del contenuto on site.

Il contenuto web che vediamo oggi è solitamente scritto in modo promozionale, per facilitare una conversione. È un meccanismo di interfaccia utente. Il problema col testo è che generalmente solo il 30% delle persone leggerà più di 250 parole. Il testo tende ad essere l’elemento più evidente delle pagine web. Si gioca sul messaggio, su come farlo funzionare. Viene spesso progettato più per divertire o catturare un utente piuttosto che soddisfare una query di ricerca.

Nella SEO puoi usareil contenuto per mostrare al motore di ricerca che sei un esperto in materia. In un certo ambito – che è un gruppo di parole chiave correlate – puoi essere considerato un’autorità, un esperto. Avendo contenuti che dimostrano che sei un esperto, altri siti web si riferiranno al tuo. Si finisce per acquisire trust se questi altri siti si sono a loro volta affidabili.

Tra competenza, autorità e trust (i tre segnali di ranking hanno un acronimo: E – A – T) nessuno di questi può essere raggiunto senza contenuti centrati su ciò che si suppone sia il lavoro di un esperto.

Il contenuto è una gran cosa e penso che ne avrai sempre bisogno. Credo sia un ottimo strumento da usare per la SEO.

Dominio trust o pagina trust, qual è più importante?

Per definirlo, un sito web trusted è quello in cui il livello di competenza, autorità e fiducia di tutto il dominio (ad esempio per un marchio) è alto. Una pagina trusted può non essere collegata ad una marca, quanto ad unargomento – magari sviluppato da un’autorità proprio in quella pagina.

Entrambi sono importanti. Se guardi questo, però, non entri davvero nel dettaglio. Ad esempio, utilizzi il protocollo https? Questo aumenta la percezione di fiducia che un motore di ricerca o di utente può avere, ma non fa di te un’autorità.

Se avessi la possibilità di scegliere tra un dominio trusted e una pagina trusted, preferirei di gran lunga un dominio trusted. È più ampio e la credibilità viene data anche alle keyword long tail. Penso che si possa fare meglio e ricevere traffico generale con un dominio trusted.

I SEO italiani comunicano malissimo, come sono gli americani?

Negli Stati Uniti ci sono un sacco di forum, ci sono un sacco di risorse condivise e un sacco di risorse gratuite. I SEO sviluppano strumenti e li rendono disponibili per la comunità SEO. La condivisione e la comunicazione sono piuttosto diffuse.

Tuttavia, divenendo la SEO più complessa, stiamo osservando come più agenzie SEO comincino a custodire segreti. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo cercato di differenziarci perché non volevamo essere come tutti gli altri. Un cliente deve essere consapevole di cosa sta succedendo nel suo marketing mix. Se alcuni SEO ritengono che condividere troppo indebolisca la loro posizione e metta a repentaglio il proprio lavoro, allora posso capire perché la comunicazione funziona male.

Negli Stati Uniti la comunicazione funziona soprattutto perché i SEO in una certa misura vogliono essere riconosciuti tra i colleghi per quello che stanno facendo e quindi condividono un sacco. Stiamo invece vedendo un più elevato grado di segretezza negli Stati Uniti intorno allablack hat SEO. Troviamo che le persone che barano per ingannare i motori di ricerca sono sempre criticate e penalizzate dagli stessi motori e nessuno vuole fare quella fine. Quindi c’è il silenzio nella zona black hat, ma i white hat sono felici di condividere come fare SEO nel modo giusto.

Cosa ci dirai nel tuo corso di Milano l’8 e il 9 giugno?

Il corso è incentrato sulla SEO white hat. Descriveremo in una presentazione molto grande, di 300 pagine PowerPoint, le cose da fare per soddisfare i motori di ricerca. Saràfocalizzato sulla SEO. Ci si concentrerà sui vari tag on-page, sul linking, sul mobile e sulle prestazioni, le varie cose che costituiscono il miglioramento, la visibilità e la cura di un sito web. Se non sei un esperto in materia nel tuo campo non farai niente di buono… e se non hai una buona SEO non sarai mai percepito come un esperto in materia.

Includiamo anche aspetti relativi allo spam, che non vanno praticati. Mostriamo ciò che non andrebbe fatto con i link. Il corso è un meccanismo di trasferimento della conoscenza su come fare SEO nel modo giusto, generalizzato a una classe.

Attraverso statistiche, storie ed esempi, più dosi massicce di tempo dedicato a domande e risposte, affronteremo le questioni di SEO specifiche proposte dai partecipanti. Sappiamo di non poter risolvere ogni problema nella durata del corso, ma la nostra speranza è che per chi ha problemi persistenti, il corso non finisca con la sua conclusione. Verrà data l’opportunità di discutere le cose con il team per determinare come risolvere problemi.