Intervista SEO: Andrea Scarpetta

by francesco 3.4K views0

Ultimo aggiornamento 15 Novembre 2017

andrea scarpetta
andrea scarpetta

Lui è Andrea Scarpetta, nuovo SEO senior in Find, ma già molto conosciuto in Italia e all’estero per i suoi studi e i SEO test sempre acuti e interessantissimi. Il suo commento alla mia richiesta di intervista è stato “Non sono sicuro che sia una buona idea questa intervista, cioè Francesco io sono maaaaatto da legare”.

 

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Non ne ho idea. Lo so che sembra assurdo ma è un processo che è avvenuto per “induzione” e “deduzione”. La traccia più antica che ho trovato online è nell’archivio di una mailing list storica sul marketing chiamata “m-list”. Era il 2002. Prendiamo quella data come inizio “teorico” poi nel caso quando analizzeranno i miei resti con il carbonio-14 gli archeologi daranno una datazione più precisa.

In quegli anni ero socio di una piccola software house nella sperduta provincia di Torino e avevo cominciato ad avvicinarmi al mondo Adwords per migliorare la nostra capacità di fare business. Da lì al Seo il passo è stato breve e la passione è continuata negli anni, una passione che si è poi trasformata in lavoro… ma mai troppo in fretta. 

È questa è una delle ragioni per le quali non sono ancora in pensione: gli altri pensavano ai risultati monetari, io pensavo a capire come funzionavano i motori.

2) Come hai imparato a fare SEO?

Leggendo forum online e sperimentando. Ho iniziato leggendo molto sui forum americani e poi in seguito sono arrivato alle community italiane. Sopratutto nell’ambito adult americano c’era gente che aveva imparato a spremere al massimo Google e simili… all’epoca avevano già fatto un sacco di soldi, io ero l’ultimo arrivato e cercavo di apprendere più che potevo.

Fino al 2008 l’attività Seo non era l’unica cosa che facevo, mi occupavo anche di programmazione php e sviluppo web. Avevo fatto esperienza in un’agenzia, ma l’attività Seo era marginale: il massimo che capita era “il sito è andato online da due giorni e il cliente non lo trova quando si cerca, fai qualcosaaaa!!!!!”.

Nel 2008 ho investito i pochi soldi che avevo da parte e su suggerimento di un amico che si era trasferito in Florida, sono andato alla mia prima conferenza… direttamente in America. Era la “Scary Seo” perché si svolgeva nel periodo di halloween, ricorre proprio nel momento in cui scrivo il settennale di quell’epico momento.

C’e’ ancora l’articolo su SEJ che ne parla, mentre il sito è stato rilevato da seo indiani (sigh).

Quell’esperienza è stata fondamentale, perché mi ha fatto capire diverse cose:

 – che dovevo uscire da Torino (la mia confort zone) perché non c’era futuro li (e non c’è ancora)

 – che potevo osare di più con le nuove competenze e certezze che avevo acquisito, conoscere il mondo della Seo americana era come fare un salto nel tempo avanzando di 5 anni.

 – che il networking è importante: gli amici fatti in quell’occasione sono rimasti nel corso degli anni e sono stati una fonte preziosa di opinioni.

Memorabile quel dicembre fu una chat (forse su icq o msn) con Davide “Tagliaerbe” Pozzi a cui chiesi consiglio su dove mandare il mio cv “basta che non sia Milano” (non ero ancora pronto alla grande città! Ne ero intimorito).

A dicembre del 2008 feci la mia prima prova in Studio Cappello Wmr, dopo l’epifania del 2009 mi trasferivo a Padova per iniziare il lavoro come specialista Seo a tempo pieno…

Ciao Torino e ciao comfort zone.

3) Parlaci della tua nuova esperienza in Find. Come ti stai trovando?

Molto bene, l’organico è composto di gente giovane e preparatissima, ma allo stesso tempo c’è un clima sereno, con mutuo rispetto e affiatamento. Da questo punto di vista la compagine riflette la ricerca della qualità che ha sempre contraddistinto Marco Loguercio.

4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?

Premesso che ho una pessima memoria, io vorrei ringraziare tutte le persone di cui non mi ricordo il nome a cui ho rubato idee per applicarle ai miei progetti in tutti questi anni.

Chiaramente vi chiedo anche scusa se sembra che mi sia appropriato delle vostre idee come mie: purtroppo la mia testa funziona in maniera strana.

Ma dicevamo, le ispirazioni: visto che il mio approccio è caotico ed inquisitivo, come un criceto sotto anfetamine, solitamente vengo colpito dalle persone che sviluppano dei metodi di lavoro molto ordinati oppure da quelli che pensano fuori dagli schemi.

Con i primi ci litigo e poi adatto i loro schemi ai miei procesi mentali, con i secondi vado a berci assieme e poi il giorno dopo mi dimentico tutto e ho solo una vaga sensazione di aver sentito una cosa fighissima, ma di cui non ricordo i dettagli.

Ok, gente che vale la pena di ascoltare e prendere appunti:

– Cesarino Morellato: uno che pensa fuori dagli schemi ed uno dei pionieri della Seo, oltre ad una esperienza imprenditoriale irraggiungibile.

– Piersante Paneghel: Se gli dessero da allenare una primavera, la porterebbe a vincere i mondiali contro l’argentina di Maradona. E io non seguo il calcio.

– Enrico Altavilla: perché è uno dei pochi che ha metodo e sa pensare fuori dagli schemi. Magari menzionandolo mi offre una birra. Probabilmente no, ma vale la pena tentare. 

– Roberto Rusconi: un altro che ha poca visibilità, perché fa il suo lavoro, ma fa il seo da un sacco di anni e ha un sacco di sacchi di esperienza. Sono lieto di averlo nuovamente come compagno di banco.

– Andrea Pernici: la sua competenza tecnica è spaventosa, ma sopratutto ha una capacità di produrre articoli divulgativi che gli invidio.

5) Cos’è veramente la SEO?

È un canale di marketing, come la tv, la radio, i cartelloni, facebook. Come tale andrebbbe trattata.

È purtroppo vero che la Seo dopo anni di “vacche grasse tracciabili” soffre di offuscamento: Google ha nascosto la maggior parte dei dati dietro la cortina di ferro del not provided (quanti di voi sanno che cos’è una “cortina di ferro” tra l’altro ?).

Uno dei grossi vantaggi che la Seo aveva, la tracciabilità delle conversioni, è andata perduta irrimediabilmente. C’è chi non si è ancora ripreso dallo shock e continua a vivere nel passato.

Ma a parte questa considerazione, per me la SEO è un’arte che mette assieme tecnica, creatività e psicologia. Queste tre variabili, se ben sincronizzate, consentono di comunicare con le persone usando come mezzo di comunicazione il motore di Ricerca.

Il resto sono linketti (eheheh).

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Svariati, alcuni costruiti da me. Sto imparando il python da zero a quasi 45 anni, proprio per avere una cassetta degli attrezzi su misura.

Tra gli strumenti pubblici:

Excel (non si va da nessuna parte)

Screaming frog Seo spider 

Url profiler

Searchmetrics / Semrush / Similarweb : per le analisi sui competitor

Ahrefs e Majestic per i link 

Ahrefs per i ranking (ebbene si, funziona bene per quanto mi riguarda)

Link Assistant Rank tracker (quando non posso farne a meno per i progetti di agenzia)

Xmind (per le mappe mentali)

Seozoom (che potrebbe rimpiazzare un po’ di cose)

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

– Non aprire la partita iva prima di avere almeno 5 anni di esperienza come dipendente

– Impara l’inglese. L’italiano è bello, ma con l’inglese parli e lavori con tutto il mondo e magari convinci il mondo a visitare l’Italia e investire qualche soldo qua.

– Viaggia. Metti da parte i soldi per andare alla Searchlove a Londra. 

– Partecipa a conferenze italiane, ci sono diversi eventi anche gratuiti (tipo i GTStudy): vai, interagisci, discuti, prendi contatti. La rete dei contatti è una forza fenomenale.

– Se non hai esperienza e non hai clienti, cerca di trovare dei progetti pro-bono a cui dare una mano per la visibilità seo: canili, gattili, altri tipi di onlus hanno bisogno della visibilità e non hanno i fondi per un professionista. 

– Cerca di farti una base tecnica: html e un linguaggio di programmazione (php, python, ruby, javascript). Non è obbligatorio, ma come ho già detto “conoscere un linguaggio di programmazione in questi anni è come avere un super-potere”. Casualmente lo ha detto anche Matt Cutts, ma non mi ricordo se lo ha detto prima lui o prima io. 

– Metti sempre tutto in dubbio. Prova, sperimenta, confronta, discuti. Non prendere tutto per oro colato…oppure mandami 100 euro e una busta affrancata per ricevere in cambio 5 punti di pagerank e 10 punti di authority! Chiama subito il numero in sovraimpressione! 

…and that’s all folks.