Google Analytics per fare SEO

by francesco 4.9K views1

Ultimo aggiornamento 28 Settembre 2017

Google analytics è la piattaforma messa a disposizione da Google per studiare il traffico del tuo sito web. Venerdì 16 alle 17:00 ne parliamo con Fabio Piccigallo, che guarda caso è un web analyst molto serio e che guarda caso ci farà il piacere di spiegarci cosa dobbiamo assolutamente sapere se siamo all’inizio… e stai a vedere che ci dice pure qualcosa d’altro.

Il traffico non è semplicemente il traffico. Non parliamo di un’entità compatta, ma di una popolazione segmentabile in modi diversi a seconda dei casi e delle necessità operative.

 

Conosci il tuo pubblico di riferimento

A che ora il tuo pubblico frequenta maggiormente il tuo sito web e attraverso quali canali arriva principalmente? Con queste informazioni puoi fare inferenza e ipotizzare altre caratteristiche da riferire alle persone che vuoi raggiungere. A partire da qui il web analyst propone modifiche per i contenuti e i layout stessi delle pagine web. È la conoscenza delle abitudini ascrivibili ai singoli pubblici di riferimento a rendere importante il saper leggere software come Google Analytics.

 

Mappe di calore

Spesso chi studia il traffico è molto attento ai comportamenti degli utenti nelle pagine. Le mappe di caloreHitmap sono strumenti che consentono di vedere lo spostamento dello sguardo e/o del puntatore del mouse pagina per pagina. Software utili a questo lavoro sono Hotjar e Smartlook. Spesso suggerisco ai miei clienti di testare le pagine dei loro siti web attraverso questi tool per capire se e come spostare link in pagina o magari escluderli del tutto preservando risorse di scansione. La maggior parte delle cose si vedono con analytics, quindi se vuoi concentrarti sullo studio, parti (e concentrati) su quello.

 

Tracciamento degli obiettivi

Nella vita servono obiettivi. Mia madre voleva che studiassi ingegneria… sarei sicuramente stato un SEO migliore, ma questa è un’altra storia. Se invece hai un sito web che vende direttamente uno o più prodotti fisici o in formato digitale, ottimizzare il processo che porta alla conversione sarà utile quanto produrre buoni contenuti, forse di più. Tracciare gli obiettivi è importantissimo per capire se esistono pagine intermedie che scoraggiano gli utenti dal compiere l’azione finale o se il percorso contiene troppe vie di fuga come link che distraggono l’utente dal raggiungere l’obiettivo. Quali sono le pagine in più, quali invece dovrebbero esserci e mancano, quali andrebbero strutturate diversamente? E come?

Come puoi immaginare non c’è una sola risposta a domande simili, ma ogni progetto web è una storia a sé, per questo motivo professionalità come Fabio Piccigallo sono preziose nel panorama italiano (e non solo italiano).

 

Domande per Fabio Piccigallo

Venerdì 16 (in diretta da Amsterdam) porremo a Fabio queste domande, più tutte quelle che vorrai aggiungere. Ti aspettiamo, intanto iscriviti al canale YouTube dei Fatti di SEO.

  1. Quali sono le prime quattro cose da guardare su Analytics
  2. Google può determinare il ranking dai comportamenti degli utenti?
  3. Ma i pulsanti social nelle schede prodotto, serviranno a qualcosa?
  4. Come fai a determinare le caratteristiche del pubblico a cui ti rivolgi?
  5. Quali sono le caratteristiche della landing page che converte di più?
  6. Da quali pagine gli utenti abbandonano più spesso il sito web?