Unificare con un Merge i Tag e le Categorie

by francesco 2.5K views0

Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2022

Oggi ti parlo di un semplice plugin per WordPress la cui sola conoscenza può salvare il mondo dell’editoria online da una lenta e snervante agonia. Si chiama Term management tools e consente di fare un merge delle tassonomie vicine semanticamente. Si, oggi è una buona giornata.

Da quando lavoro come libero professionista, quindi da 6 mesi circa, vengo spesso contattato da titolari di progetti web che mi richiedono consulenza sull’ottimizzazione dei loro siti internet e sulle logiche compositive più adatte a intercettare traffico (caso per caso). Bene, uno dei problemi che noto più spesso è che il numero elevato dei redattori rende necessario deindicizzare i tag.

I tag (ricordiamolo) sono elementi delle tassonomie di un sito web che aggregano articoli, esattamente come le categorie, tanto che da un punto di vista logico, tag e categorie sono quasi la stessa cosa.

Perché tanti siti web deindicizzano i tag?

Succede per evitare che un grosso volume di articoli ottimizzati per la stessa chiave, si trovi contrassegnato da tag diversi ma con lo stesso significato, per colpa di redattori “maldestri”. Ad esempio se l’argomento è Scarlett Johansson, la bella attrice americana, sappiamo che il nome è difficile da scrivere, quindi chi si occupa di comporre un articolo potrà commettere errori di battitura semplicemente “taggando” il nome dell’attrice in modo scorretto:

  • Scarlet Joanson
  • Scarlett Jhoannson
  • Scarlett Johanson

Non posso quindi correre il rischio di avere 100 articoli contrassegnati per il primo tag, 70 per il secondo e 120 per il terzo. Sarebbe la morte della logica tassonomica. Quando si verificano situazioni del genere i web master si trovano nella delicata situazione di dover aprire centinaia di articoli e correggere i tag maldestri… oppure viene scelta la strada più comoda, una spunta nella casella per deindicizzare i tag, un veloce passaggio sui web master tools e via, niente più tag.

Ora, sebbene molti SEO autorevoli sostengano che i tag sarebbero da deindicizzare quasi sempre,  proprio per evitare situazioni del genere, io credo che tale “soluzione finale” sia un atto rinunciatario, insomma, un peccato. Piuttosto, investirei nella formazione dei redattori di un sito web finalizzata alla SEO copywriting, la disciplina che qualunque persona si occupi di contenuti dovrebbe quantomeno comprendere nelle sue logiche di base se non padroneggiare.

Unificare tag e categorie

Ma veniamo al punto. Il fatto di formare adeguatamente i redattori di un blog consentirà di non cadere nuovamente negli stessi errori, ma come la mettiamo con il pregresso? Se ormai un sito web ha indicizzato 50.000 tag (l’ho visto con i miei occhi) come si potrà porre rimedio allo sfacelo  prodotto in termini di risorse di scansione praticamente fatte sprecare ai bot?

Qualche giorno fa, Angelo Randazzo mi ha passato sottobanco un plugin per wordpress veramente interessante che risolve proprio il problema delle tassonomie simili per la loro semantica, ma separate per via di errori di battitura o di approssimazione (inconsapevolezza) dei redattori. Il plugin si chiama Term management tools e consente di unificare tra loro tag e categorie. Basta un click per fare un merge tra due aggregati che avrebbe richiesto giorni di lavoro. Evviva!

Mi sento di consigliarlo a chiunque abbia compreso l’importanza dei tag e ringrazio il mio cliente (che diventa quindi mio maestro). Oh cavolo, ma lo conoscevi già?!