Cos’è uno Schema dei Link

by francesco 3.3K views0

Ultimo aggiornamento 8 Gennaio 2018

La link building è un’attività efficace per fare posizionamento organico, ma pericolosa perché richiede cognizione di causa onde non incorrere in penalizzazioni. Oggi proviamo a definire uno schema di link per le attività offpage.

schema di link
schema di link

La logica del web è quella ipertestuale, vale a dire che al centro di tutto ci sono (ancora) due siti che stabiliscono una connessione attraverso un link. Il lavoro di un SEO è sfruttare questa logica, facendo attenzione a capire cosa gira intorno ai link di cui sopra. Il rischio di un lavoro poco attento o poco competente è di vedere penalizzato il proprio sito web in modo più o meno pesante a seconda del livello della malefatta, cioè in base a come hai prodotto link in ingresso verso il sito su cui lavori.

Cos’è uno schema di link?

Nella SEO il concetto dello schema indica solitamente un insieme di link della stessa provenienza, quindi rispetto alla link building, parliamo di schemi di link diversi, quando nella stessa strategia produciamo link in ingresso in modalità diverse, facendoli provenire da:

·      Forum

·      Commenti sui blog

·      Directory

·      Scambio link

·      Article marketing

·      Guest post

Per spiegare la pratica della diversificazione nello schema dei link, mi fa piacere partire dall’esempio di un contatto ricevuto un paio di mesi addietro dal proprietario di un network di 5 siti web nel settore edile.

Mi era stato chiesto di sviluppare un preventivo per attività di produzione e diffusione guest post per ottenere link in ingresso da siti web pertinenti. Realizzato e inviato il preventivo seo, mi arriva come risposta un messaggio in cui il proprietario dei siti mi dice che ci stanno ripensando perché hanno appena scoperto che Google punisce i link ottenuti in questo modo, quindi è meglio di no, anche perché hanno già portato avanti attività di questo tipo con scarsi risultati e non vogliono rischiare penalizzazioni.

Alla richiesta di vedere i guest post realizzati e diffusi in giro fino a quel momento, mi è stata inviata una lista di link a pagine web di siti su cui avevano fatto pubblicare articoli contenenti link.

Dove hanno sbagliato?

Al di là della qualità dei siti e degli anchor text utilizzati, siamo proprio di fronte a un lavoro (più che altro a un tentativo) di posizionamento basato su di un unico schema di link provenienti da siti web pertinenti sotto forma di articoli, tutti più o meno della stessa lunghezza, sugli stessi argomenti, pubblicati con andamento regolare. Troppo semplice per non essere individuato da Google per quello che è: una fabbrica di link.

Risultato: il tuo sito non si muove di una posizione per alcuna chiave.

Cosa avrei fatto io?

1.

Intanto avrei curato la struttura dei link interni al network di siti in modo da collegarli meglio tra di loro per keyword specifiche all’interno dei singoli articoli e, parlando di guest post, avrei utilizzato offpage le keywords (le stesse) scelte per interlacciare il network di siti. Si, gli anchor text ottimizzati funzionano ancora, ma se hai capito cosa ho scritto un attimo fa, non da soli.

2.

Ok, detto questo, è da pazzi pensare di fare posizionamento usando solo uno schema basato su link in ingresso da guest post, perché non riproduce una realtà possibile: non è credibile che un sito riceva tutti e solo i link in ingresso allo stesso modo. È un certificato di falsità! Avrei diversificato gli schemi lavorando anche sulla partecipazione “linkata” di forum e blog.

3.

Ormai lo sapete, l’ho scritto più volte, i link in ingresso, qualunque sia lo schema di provenienza, non producono più ranking se allo stesso tempo non si sviluppano discussioni parallele sul brand, vale a dire che per ogni link ci dev’essere un equivalente proporzionato di persone che semplicemente “parlano” nei luoghi virtuali frequentati dal pubblico di riferimento di quel servizio, associandolo al brand che vogliamo posizionare.

Per terza cosa, avrei riprodotto questo stato facendo Co-citation.

La difficoltà nell’impianto che ho descritto è gestire in equilibrio questi tre punti fondamentali: Ottimizzazione, schemi, co-citazione.

Ecco perché dico con forza che quando non hai cognizione di causa (perché ti occupi d’altro) è meglio che ti dedichi alla sola ottimizzazione SEO. Mettere fuori link è difficile, se non lo sai fare, nella migliore delle ipotesi perdi tempo.

Io non sono perfetto e non sono il migliore, semplicemente questo mestiere lo faccio giorno dopo giorno e so a cosa vado incontro.

Tutto qui.

E tu? Come diversifichi gli schemi?