Studio Semrush: 11 problemi comuni nella SEO on site

by francesco 15.2K views0

Ultimo aggiornamento 20 Luglio 2022

Se vuoi essere sicuro che le tue pagine ottengano un buon posizionamento nelle serp di Google, è fondamentale conoscere l’ABC dell’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca. Lo studio condotto da SEMrush evidenzia che i proprietari di siti web spesso si trovano in difficoltà con le attività SEO.

E questo non sorprende, poiché la checklist media SEO riporta oltre una dozzina di problemi da affrontare per ottenere l’effettivo successo di un sito.

Ma quali sono i problemi SEO su cui occorre realmente concentrare l’attenzione?

Abbiamo deciso di scoprirlo partendo da dati reali. Abbiamo raccolto dati anonimi da 100.000 siti web e 450 milioni di pagine utilizzando lo strumento Site Audit di SEMrush per determinare:

  • principali problemi SEO 
  • numero di siti interessati da tali problemi.

Questo articolo offre una panoramica dei problemi tecnici sulla pagina più comuni in termini di SEO e sito web, nonché informazioni sul modo in cui possono influenzare il posizionamento tra i risultati della ricerca. Guarda anche questo studio completo sui problemi che puoi risolvere con SEO Audit.

1. Contenuti duplicati

Secondo Google, il termine “contenuti duplicati” si riferisce in genere a blocchi di contenuti importanti all’interno o tra i domini che sono identici o molto simili.”

Il nostro studio evidenzia che gran parte dei problemi in termini di SEO che riguardano i siti web, hanno a che fare con contenuti duplicati, che abbiamo riscontrato nel50% dei siti analizzati. 

Durante una recente sessione di domande e risposte di Google, Andrey Lipattsev, Search Quality Senior Strategist di Google, ha affermato che non esistono sanzioni per contenuti duplicati. Tuttavia, ciò non significa che si tratti di un aspetto che può essere ignorato.

Anzitutto, la presenza di contenuti duplicati nel tuo sito ti fa perdere la capacità di scegliere le pagine per le quali intendi posizionarti. I motori di ricerca non sapranno quali pagine intendi considerare come pagine di destinazione nelle SERP, e tali pagine non potranno nemmeno iniziare a competere l’una con l’altra. 

In secondo luogo, i motori di ricerca sono appositamente concepiti per rendere il web un ambiente migliore per gli utenti; sia motori di ricerca che utenti esprimono un forte apprezzamento nei confronti di contenuti validi e unici nel loro genere.

Esistono numerosi modi per risolvere questo problema:

     ridurre al minimo i contenuti duplicati sul tuo sito web unendo pagine simili o cancellando contenuti ripetitivi

     se non è possibile cancellare contenuti duplicati dal tuo sito web, puoi usare tag con attributo “rel=canonical” a indicare qualeversione della pagina è l’originale.

     esistono altre tecniche (da prediligere meno). Puoi utilizzare un reindirizzamento 301 o indicare ai motori di ricerca quali pagine non dovrebbero essere indicizzateattraverso metatag “noindex” (che sono, ad esempio, utili se disponi di una versione regolare e una versione stampabile della stessa pagina).

     sii coerente nell’utilizzo dei link interni. Usa lo stesso link ed evita di ricorrere a una serie di link, qualihttp://www.example.com/page/ehttp://www.example.com/page/index.htm.

     evita il plagio. La questione del plagio non riguarda solamente la SEO, ma può dare origine a una vera e propria causa intentata da soggetti che detengono il copyright.

2. Assenza di tag Alt e immagini interrotte

Le immagini sono una parte importante del content marketing, tuttavia possono anche creare serie problemi a livello di SEO. Il nostro studio ha evidenziato che il 45% dei siti presenta immagini con tag Alt mancanti, e che un ulteriore 10% ha immagini interne interrotte. Entrambi gli aspetti costituiscono un serio problema.

Iniziamo con i tag Alt. Questi sono particolarmente importanti nella ricerca delle immagini. Sebbene i motori di ricerca si siano affinati, i tag Alt forniscono loro un grande aiuto nel comprendere quale sia il contenuto dell’immagine. 

In altri termini, i tag Alt forniscono descrizioni testuali delle immagini, consentendo ai motori di ricerca di categorizzarle. Questo è uno dei motivi per cui i tag Alt delle tue immagini dovrebbero contenere le frasi keyword selezionate per la tua attività SEO. 

I tag Alt sono altresì utili per gli utenti ipovedenti che fanno uso di lettori di schermi, in quanto i lettori utilizzano le informazioni contenute nei tag Alt per descrivere le immagini agli utenti del web. L’esperienza dell’utente è un fattore particolarmente importante per i motori di ricerca, e difficilmente le immagini sprovviste di tag Alt sono ritenute un segnale del fatto che un sito web offre contenuti validi agli utenti. Possono generare un tasso di rimbalzo più elevato e di conseguenza, essere una delle cause dei bassi livelli di performance di un motore di ricerca.

Le immagini interrotte creano gli stessi problemi generati dai link interrotti, che saranno oggetto di una più approfondita analisi in seguito. I link interrotti sono una sorta di vicoli ciechi per utenti e motori di ricerca e possono indurre i motori di ricerca a operare il downgrade del tuo sito in quanto sono causa di una cattiva esperienza dell’utente.

3. Problemi legati ai title tag

I motori di ricerca utilizzano i title tag (titoli della pagina) per determinare il contenuto delle pagine. I title tag compaiono in alto nei risultati della ricerca, il che significa che aiutano gli utenti del web a decidere se seguire o meno il tuo link. I title tag sono inoltre uno degli elementi SEO più importanti sulla tua pagina – title tag ottimizzati in modo corretto possono esercitare un impatto realmente positivo sul tuo posizionamento.

Noi di SEMrush abbiamo individuato quattro problemi principali relativi ai title tag:

     il 35% dei siti presenta title tag duplicati

     il 15% dei siti presenta title tag eccessivamente lunghi

     l’8% dei siti ha problemi a causa di title tag mancanti

     il 4% dei siti presenta title tag troppo corti

Come sopra esposto, l’intento di Google è sempre quello di fornire contenuto unico nel suo genere agli utenti. Tuttavia, title tag mancanti e duplicati non forniscono agli utenti o ai motori di ricerca le informazioni pertinenti relative al contenuto di una pagina, né sono in grado di comunicare che la pagina in questione è realmente valida.

La lunghezza del tuo title tag è importante in quanto impatta sulla visibilità del tuo sito tra i risultati della ricerca.Gli ultimi studi evidenziano che, a seconda del dispositivo utilizzato, Google può visualizzare 70-71 caratteri, pertanto è consigliabile mantenere le informazioni chiave (compresa la frase chiave prescelta) entro questo intervallo di caratteri.

Gran parte degli strumenti SEO permette di individuare title tag duplicati, lunghi, corti o mancanti. Per maggiori informazioni, consulta la nostra recente guida su comeottimizzare i title tag.

4. Metadescrizioni

Le metadescrizioni presentano i tuoi contenuti in sintesi e aiutano i motori di ricerca a determinarne la rilevanza. Compaiono inoltre tra i primi risultati della ricerca, aiutando gli utenti a decidere se visitare il tuo sito. Tuttavia, continuano ad essere uno dei principali problemi sul sito in termini di SEO. 

Il nostro studio evidenzia metadescrizioni duplicate nel 30% dei siti (abbiamo già illustrato i motivi per i quali i contenuti duplicati siano negativi per l’attività SEO) e la totale assenza di metadescrizioni nel 25% dei siti. Parliamoci chiaro: se i motori di ricerca non sanno di cosa tratta il tuo sito, non hanno alcun motivo per indicizzarlo.

Il nostro strumento di Site Audit ti aiuta a individuare entrambi i problemi, tuttavia è importante intervenire e risolverli manualmente, se fosse necessario. Anche in questo caso, se utilizzi WordPress, il plugin SEO giusto ti aiuta a definire regole necessarie ad assicurare che tutti i tuoi contenuti abbiamo metadescrizioni. 

5. Link interrotti e link esterni

I link interrotti possono costituire un serio problema sul sito in termini di SEO. Man mano che il tuo sito cresce e aggiorni le risorse, uno o due link interrotti non sono poi un problema così serio. Se la pagina 404 è correttamente impostata, non costituiscono affatto un problema. 

Ma cosa succede se il tuo sito ha centinaia di link interrotti?

Ciò fa sì che i link interrotti costituiscano un potenziale pericolo. Vi sono numerose ragioni per questo. La prima consiste nel fatto che la visualizzazione da parte di un utente di una pagina 404 al posto delle informazioni utili che sta cercando comporta un rallentamento di traffico. Inoltre, gli utenti percepiscono il sito come un sito di bassa qualità. 

In secondo luogo, i link interrotti rappresentano uno spreco del tuo crawl budget. Ogni volta che i bot dei motori di ricerca visitano il tuo sito, effettuano il crawling di un certo numero di pagine ma non dell’intero sito. Se il tuo sito ha molti link interrotti, si corre il rischio di distogliere l’attenzione dei bot dalle tue pagine, e questa eventualità è rilevante in quanto le tue pagine non saranno oggetto di crawling né indicizzate.

Il nostro studio ha evidenziato la presenza di link interni interrotti che restituiscono codici di stato HTTP contenenti errori nel 35% dei siti oggetto di crawling (nel 70% di essi, viene restituito un codice 4xx – pagina non trovata o similare).


Nel 25% dei siti analizzati sono stati rilevati link esterni interrotti. Nel lungo periodo, questo problema rischia di ridurre il numero di pagine visualizzate tra i risultati dei motori di ricerca e compromettere così l’autorevolezza della pagina, pertanto si tratta di un problema che deve essere risolto.

Puoi sempre individuare i link interrotti attraverso il nostro strumento Site Audit o un plugin link checker e successivamente correggerli tutti. Puoi inoltre individuarelink in entrata interrotti e contattare i webmaster suggerendo loro una nuova risorsa all’interno del tuo sito alla quale possono indirizzare il loro link.

6. Basso rapporto testo-HTML

Nel 28% dei siti analizzati abbiamo riscontrato un preoccupante basso rapporto testo-HTML. Ciò significa che tali siti contengono in proporzione una maggior quantità di codice HTML back-end rispetto al testo che gli utenti possono leggere. Suggeriamo un limite accettabile più basso comunque superiore al 20%. Un basso rapporto testo-HTML è spesso il segnale che mette in guardia sulla presenza di altri problemi di posizionamento SEO che occorre risolvere. Ad esempio, un basso rapporto testo-HTML può essere indicativo dei seguenti problemi:

     sito web codificato in modo scadente (con codice invalido e presenza eccessiva di Javascript, Flash e stili inline)

●   testo nascosto, fattore spesso utilizzato dagli spammer e dunque vero e proprio indicatore di allerta per i motori di ricerca

●   sito lento – maggiore è la quantità di codice e script delle pagine, più lentamente queste verranno caricate, e il tempo di caricamento della pagina è un fattore importante in termini di SEO

Risolvi il problema controllando ogni pagina in cui appare questo avvertimento e:

●   eliminando il codice non necessario per ridurre le dimensioni della pagina e aumentare la velocità

●   spostando gli script e gli stili inline in file separati

●   aggiungendo testo pertinente sulla pagina, laddove necessario.

7. Problemi legati ai tag H1

Storicamente, gli header tag sono stati un fattore estremamente rilevante delle attività SEO, in quanto indicano il contenuto più importante sulla pagina. Su ogni pagina dovrebbe esservi solo un tag H1, spesso in riferimento al titolo del contenuto. Sebbene l’uso dell’HTML5 abbia modificato le modalità di utilizzo degli header tag (ora è possibile avere più di un H1 su una pagina), questi consentono ancora di creare un’utile gerarchia sia per i motori di ricerca, sia per gli utenti.

Il nostro studio ha evidenziato la presenza di tag H1 multipli nel 20% dei siti analizzati, di tag H1 mancantinel 20% dei siti e di informazioni duplicate nel title tag e nei tag H1 nel 15% dei siti analizzati.

È dunque importante conoscere la differenza tra title tag e header tag. Le informazioni contenute nel tuo title tag compaiono nei risultati della ricerca; gli header tag sono ciò che il tuo visitatore vede sulla tua pagina. Sono correlati, ma idealmente non dovrebbero essere identici.

Come già affermato, è possibile avere tag H1 multipli su una pagina, ma solo se si utilizza il markup HTML5 corretto per distinguere tra sezioni di uguale importanza. Questo tutorial di Tuts+ offre maggiori informazioni in merito. In tutti gli altri casi, è consigliabile evitare un utilizzo eccessivo di H1s. E assicurarsi che i tag H1 siano coerenti con i tuoi title tag (a fini di pertinenza SEO) senza essere identici.

8. Conteggio parole basso

Nel 18% dei siti web sottoposti a crawling è stato riscontrato un conteggio parole basso su alcune pagine. Il conteggio parole è una metrica SEO complessa, in quanto da un latonon esiste un conteggio parole minimo per una data pagina. Dall’altro, Google è noto per posizionare il contenuto con maggiore profondità (depth) più in alto, e la presenza di contenuto più lungo è un indicatore di profondità, soprattutto se si vuole evitare contenuto inutile.

Nell’illustrare il problema sei abbiamo parlato dell’importanza di includere testo sulla pagina che sia pertinente, laddove possibile. Dovresti fare tutto ciò che è in tuo potere per dare profondità al tuo contenuto e renderlo di valore per i lettori. Pensaci: quando vedi un’infografica, non la apprezzi di più quando chi l’ha realizzata ha speso del tempo in più per fornire più contesto? Noi lo apprezziamo, e anche i nostri lettori.

9. Troppi link sulla pagina

È difficile predisporre dei buoni link. Questo è probabilmente il motivo per cui il 15% dei siti analizzati presentavano, su alcune pagine, troppi link interni. Sebbene Google abbia abbandonato il requisito di mantenere il numero di link presenti su una pagina al di sotto di un certo numero di recente, una buona attività di SEO implica avere un profilo di link naturale che includa link pertinenti e di qualità

Troppi link possono ridurre il valore della tua pagina e allontanare gran parte del tuo traffico. Ma se quei link sonopertinenti e utili, il tuo sito potrà ancora posizionarsi in ottime posizioni.

Per risolvere un problema legato a un link sulla pagina, esegui un controllo dei link e assicurati che tutti i link sulla pagina in questione portino effettivamente del valore aggiunto. Altrimenti, elimina i link che non migliorano la tua SEO e garantiscono una migliore esperienza all’utente (fattore anch’esso positivo in termini di SEO).

10. Indicazione sbagliata della lingua

Sul web, il nostro pubblico è globale. È quindi importante che la pagina contenga l’indicazione della lingua perdichiararne la destinazione di default. Il nostro studio ha evidenziato che la lingua non è indicata nel 12% dei siti analizzati. L’indicazione della lingua è uno strumento importante che consente di:

    informare i browser della lingua del contenuto (utile a fini di traduzione e visualizzazione della pagina)

     assicurare a coloro che utilizzano convertitori testo-discorso la possibilità di ascoltare il tuo contenuto letto nella corretta variante della loro lingua madre (ad esempio, spagnolo castigliano o latino-americano).

     fornire supporto con la geolocalizzazione e l’attività internazionale di SEO

Utilizza questo elenco di codici linguistici per essere sicuro di avere impostato l’indicazione della lingua correttamente. Google utilizzerà l’indicazione della lingua per fare in modo che i visitatori vedano il contenuto corretto. Anche se tutto ciò non si ripercuoterà direttamente sulle tue SERP, ricorda che contribuirà a migliorare il punteggio di pertinenza delle tue pagine, che costituisce un fattore importante della SEO.

11. Reindirizzamenti temporanei

Il reindirizzamento è un’ottima modalità per comunicare ai motori di ricerca il momento in cui una pagina è stata spostata, garantendo così che nessuna pagina perda autorevolezza. Tuttavia, vi è una grande differenza tra i reindirizzamenti permanenti (301) e temporanei (302) in termini di SEO. La nostra analisi ha evidenziato che il 10% dei siti considerati conteneva reindirizzamenti temporanei.

Un reindirizzamento di tipo 302 può indurre i motori di ricerca a continuare a indicizzare una pagina datata, ignorando la pagina verso la quale stai effettuando il reindirizzamento. Per questo motivo, se il cambiamento è permanente è opportuno implementare unreindirizzamento permanente.

Alla fine, Google può ovviamente riconoscere che unreindirizzamento di tipo 302 è permanente e trasformarlo in un reindirizzamento di tipo 301. È tuttavia preferibile che sia tu a controllare il processo al fine di evitare perdita di traffico e scarsa ottimizzazione.

Conclusione

Gli 11 problemi comuni sopra illustrati compromettono le attività di ottimizzazione di numerosi siti. Il nostro studio evidenzia che numerosi siti web presentano problemi di SEO in pagina molto gravi. È vero che non tutti questi problemi influenzano allo stesso modo il tuo posizionamento. Tuttavia, una cattiva attività di SEO non implica sempre una violazione diretta delle regole dei motori di ricerca, a volte è semplicemente il risultato di unascarsa attenzione nei confronti del tuo sito e dei tuoi utenti.

È vero che i reindirizzamenti temporanei manuali possono non pregiudicare il tuo posizionamento così gravemente come altri problemi sulla pagina, ed è altrettanto vero che non esistono sanzioni per contenuti duplicati o per questioni legate ai title tag. 

Tuttavia, è necessario essere consapevoli di questi problemi perché influenzano il tuo traffico e la tua credibilità nei confronti degli utenti e, conseguentemente, conducono a perdite di profitto. E vi è inoltre sempre la possibilità che si arrivi a un punto critico, in cui tanti piccoli errori vengono ad accumularsi e producono un effetto palla di neve che causa un lungo elenco di problemi che a lungo andare rischiano di distruggere il posizionamento del tuo sito web nelle SERP.