Ricerche su Google al femminile

by francesco 4.3K views0

Ultimo aggiornamento 17 Giugno 2020

 

Claudia, la mia compagna e sua madre Rita, sono costrette da una forza oscura e impenetrabile a trascorrere almeno un’ora al giorno su Westwing, facendo ricerche assurde. Ma come lo usano?

Il progetto Westwing è straordinario, senza mezzi termini. È un e-commerce di arredamento e accessori basato su intermediazione con venditori esterni ed è l’unico sito web nel suo genere ad aver finalmente capito “come cercano le femmine!”.

Appena entri nel sito web vieni invitato a registrarti (facilmente) anche mediante facebook. Se non lo fai, puoi scorrere la home verso il basso fino a trovare le categorie principali. Qui il progetto rivela tutta la sua strutturazione che è curatissima. A partire dalla home puoi facilmente (tanto tu quanto il bot di Google) raggiungere qualunque tipo di arredo o di complemento. Tutto facile.

Quando metti il piede nel fosso

Una volta che ti sei registrato, quella splendida e comodissima struttura dei link alle categorie principali sparisce completamente (la ritrovi cliccando su magazine), trasformando la homepage nel volantino delle offerte del supermercato. In pratica arrivi lì e trovi proprio un altro progetto, come se avessero licenziato il SEO. tutt’altro in verità.

Quando la SEO è in vacanza

Chiaramente Google vede e segue solo la struttura che il sito web mostra agli utenti prima del log. Successivamente alla registrazione vedi solo gruppi di articoli in offerta, spesso con la data di scadenza. La cosa che mi colpisce è che mentre nella fase pre-log hai una categorizzazione decisamente SEO friendly, con categorie dai titoli chiari, all’interno delle quali i prodotti sono classificati e organizzati in modo rigoroso, quando sei dentro trovi contenuti aggregati in modo improbabile, per “suggestioni”, più spesso che per tipologia.

Ad esempio ieri in homepage c’era la collezione love and the city, (meta robots: noindex, nofollow) una raccolta di specchi, sedie, orologi e tavolini, tutto insieme, tutto apparentemente senza un perché. L’offerta scade tra due giorni, quindi la pagina verrà probabilmente reindirizzata (scopriremo dove).

La funzione / finzione di Westwing

La grandezza di questo gigante a due facce, una SEO oriented e l’altra FEMMINA oriented, è nell’aver capito come acchiappare gli utenti da un lato e come farli tornare dall’altro. Soprattutto, a giudicare dal tempo che ci passa sopra Claudia, c’è da dire che il modello produrrà statistiche di navigazione meravigliose che insieme alla spinta pubblicitaria e alle conseguenti ricerche brandizzate, produrrà segnali indiretti tali da favorire il posizionamento organico. E non parliamo della newsletter quotidiana. 

Ok, c’è da fermarci un momento.

Qualche giorno fa, discutevo con Enrico Altavilla su Facebook, della possibilità che un alto volume di ricerca per (tutte) le query di brand fosse un segnale computabile da Google ai fini dell’attribuzione di ranking. Enrico pensa che se tante (ma tante) persone cercano la query di brand per molto tempo, quindi non episodicamente, Google può trarne un segnale indiretto da associare a quelli tradizionalmente noti come i link in ingresso e la qualità della struttura

Ecco, a questo punto posso dire che quello di Dalani è veramente un progetto SEO inteso a 360° e che aggregare offerte sullo stile d’arredo, invece che sulle tipologie di mobili è una mossa che va incontro alle intenzioni degli utenti, non di tutti, ma delle FEMMINE, risaputamente deputate in famiglia a prendere TUTTE le decisioni importanti. Quindi sì, vincono con un progetto i cui contenuti indicizzabili vengono spinti anche e soprattutto da quelli non indicizzabili, molto navigati e certamente importanti. Contano!

Cosa ne ho imparato? Che devi strutturare bene il tuo progetto e che devi conoscere bene i tuoi utenti (le FEMMINE) per capire come farli tornare. In Dalani hanno capito che gli utenti non sarebbero tornati tanto su categorie prodotto già viste, quanto su offerte sempre aggiornate e convenienti, riguardanti lo stile e le occasioni d’uso. A partire da qui, si è prodotta una SEO coerente con queste necessità di marketing, una SEO attenta alle persone, al mercato.

La miglior SEO è quella che studia i comportamenti delle FEMMINE.

#sapevatelo