Intervista SEO: Alfredo Di Stasi

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Ultimo aggiornamento 14 Luglio 2017

alfredo di stasi
alfredo di stasi

Alfredo Di Stasi si occupa di SEO come analista finanziario. Quando ho saputo della sua vicinanza al settore del forex mi è subito venuta voglia di capire qualcosa in più della sua SEO applicata a questo mondo per molti affascinante e misterioso. Eccovi il racconto della sua esperienza.

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

No, non smetterei, in fondo è divertente ☺ si guadagna bene ed ho la completa libertà di gestire il mio tempo come meglio credo. Ho cominciato circa 4 anni fa, ma non come seo. Ero in Sicilia, all’epoca lavoravo nella struttura balneare del compagno (diventato un mio carissimo amico) della madre della mia ex ragazza. Alla fine della stagione estiva mi propose di restare lì e fare da guardiano alla struttura…  immagina, stare a qualche metro dal mare, sentire di notte il suono delle onde e svegliarsi al mattino con il “profumo di mare” ed i pescatori immersi nella foschia… quale posto migliore per vivere?! Ad ogni modo, dopo un po’ di tempo trascorso ad oziare, decisi di combattere la noia cercando qualcosa da fare online. 

Seguii qualche video-corso di html-css su youtube, che mi è tornato davvero molto utile, poi cominciai a cercare lavoro come articolista. La mia prima commissione, trovata su scribox, riguardava il guadagno online (cpa, cpc, affiliazioni in genere etc), quindi, qualcosa di molto interessante, soprattutto per me che non conoscevo assolutamente nulla di tutto ciò. Terminai la commissione (circa 30 articoli) in un mese e finalmente guadagnai i miei primi 150€. Dopo decisi di cercarne un’altra e misi un annuncio su Alverde in cui mi proponevo come articolista. Fui fortunato, lo ammetto, mi contatto un cliente con cui lavoro ancora oggi per chiedermi se fossi capace di scrivere articoli di trading, il compenso era buono, circa 300€ al mese (eh, credevo fossero tanti soldi, alla fine lavoravo da casa). Accettai subito, l’unico problema è che non conoscevo nulla di trading… allora feci un piccolo investimento e comprai il libro “Analisi tecnica dei mercati finanziari di Martin J. Pring”, un bel mattone di circa 600 pagine che mi è servito per capirci molto sul trading online e per offrire valore aggiunto al settore (nel settore gli italiani scopiazzano molto, io sono la fonte di ciò che scrivo). Da li mi sono poi specializzato nel settore del trading, lo conosco bene oramai e no, non è vero che è così inquinato come molti pensano. 

2) Come hai imparato a fare SEO?

Credo come facciano più o meno tutti, ossia, leggendo molto e sperimentando, sbagliando, seguendo falsi miti e testandone la validità. I falsi miti della seo sono qualcosa di davvero affascinante, pensaci, c’è chi dice che y conta e chi dice che non conta niente…alla fine alcune serp hanno regole proprie ed è difficile nella SEO affermare che x funziona ed y no, a meno che qualcuno non abbia fatto test in tutte le serp, ma ne dubito fortemente. 

Nasco come copywriter quindi focalizzo la mia attenzione sui contenuti, unico vero mezzo che permette di aumentare il tasso di conversione, bisogna guidare l’utente, rassicurarlo e fargli credere che non troverà altrove una risorsa migliore di quella che sta leggendo. I contenuti non servono necessariamente per posizionarsi, si può ideare il contenuto migliore del web e non vedersi nemmeno alla 10° serp, ma questo non conta, non è importante in quanto il contenuto deve essere scritto per chi legge e non per il motore di ricerca. Certo, le tecniche principali della SEO copywriting vanno tenute in considerazione, ma non in modo generico, altrimenti si rischia di fare un disastro e di sovra ottimizzare. Per poter stabilire quali accortezze seo utilizzare (per accortezze intendo anche la densità della chiave e delle sue varianti nel testo… eh si… non ci prendiamo in giro, in alcune serp conta) basta analizzare i primi 10 competitor. Devo però precisare che la mia attività di seo è esclusivamente settoriale, ossia, riguarda unicamente il trading online. Lo so, può sembrare strano che io mi sia dedicato solo a questo settore, ma ogni serp è differente e, seppure le regole generali che le governano restano pressoché le stesse, specializzarsi in un dato settore rende le cose estremamente più facili, inoltre, il settore trading è certamente nell’insieme dei settori in cui si fanno più soldi, i CPA sono molto alti (in media si parte da un minimo di 200€) e consentono di raggiungere cifre mensili di tutto rispetto e parlo del mercato italiano. 

3) Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Gli direi: sai, alla fine, anche se hai detto una marea di cose false, sei riuscito a rendere il web un posto migliore, ma cerchiamo di smetterla con la strategia del terrore, altrimenti da un lato ti ritrovi gli spammer, che continuano a ridere di te e guadagnare, dall’altro dei webmaster che non sanno cosa fare e smettono di essere creativi per paura di essere penalizzati. Insomma, siamo sulla buona strada, ma bisogna cambiare approccio. Ah, dimenticavo, scrivi qui tutto quello che sai sugli algoritmi… eh no, quella che vedi non è una pistola giocattolo. 

4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?

Bella domanda, credimi molti da cui ho tratto ispirazione non hanno un nome ed un cognome per me, sono seo x,  proprietari dei vari siti che ho analizzato, ma ci sono nomi interessanti che mi hanno trasmesso qualcosa di utile:

 – Ryuichi

Certamente uno dei seo più competenti che abbiamo in Italia, ma questa non è la caratteristica che mi ha colpito di più, a me piace la sua filosofia seo, il suo amore per la condivisione ed il suo sincero interesse per i clienti. Non lo conosco personalmente, ma lo stimo.

 – Francesco Margherita

Un seo particolarmente intelligente, che riesce ad avere una prospettiva innovativa interessante, sia chiaro, non è che sia sempre d’accordo con ciò che esponi, ma è interessante un punto di vista differente dal mio col quale è utile confrontarsi. Il manuale seo gardening  è una risorsa utile e semplice da leggere, davvero un ottimo lavoro, merita decisamente il successo che sta avendo.  Il gruppo “fatti di seo” è un posto meraviglioso in cui condividere le proprie esperienze ed avere nuovi spunti per migliorare il proprio lavoro, hai creato uno dei gruppi più attivi del settore, bravo. Ah, da non dimenticare i video, quelli mi fanno impazzire, oltre ad essere molto profondi devo dire che i posti in cui li giri (orto compreso) mi mettono di buon umore. 

 – Marco Maltraversi

Preciso, professionale ed estremamente competente, lui ha prodotto uno dei migliori libri sulla SEO che abbia mai letto, consiglio a tutti di leggerlo e di tenerlo sempre a portata di mano.

5) Cos’è veramente la SEO?

Credo che a questa domanda non ci sia una sola risposta, nel senso che ognuno intende la SEO a suo modo: per alcuni è un lavoro, per altri è una passione, per altri è un modo per fare soldi lavorando poco (che non mi si venga a dire che non è così, almeno per progetti personali). Per me la seo è in sostanza fare conversioni, eh si, ho il CPA nel sangue, colpa del settore in cui opero. Per fare conversioni bisogna prestare molta attenzione ai contenuti e all’internal linking, lo so che ho semplificato moltissimo, ma è un’intervista, mica un saggio 😉

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Ci sono moltissimi software che possono aiutare noi SEO, ma niente si sostituisce all’analisi manuale, ossia, quella fatta in serp, sito per sito. Detto ciò, ecco la lista dei 6 software SEO che non dovrebbero mai mancare: 

 – G. analytic/search console

 – keywordtool.io

 – merlinox.com/suggest

 – semrush

 – majestic

 – MozBar

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Che grande responsabilità, spero che i seofiti che leggeranno non mi prendano molto sul serio. Vediamo…ah ecco, ce li ho, sono 6, vanno bene?!

 – Non ascoltare chi ha un lavoro “normale”

Trascorri ore al pc, magari giochi, magari non guadagni se non qualche euro, magari sarebbe meglio se ti cercassi un lavoro… perdonali, non sanno quello che fanno. Gli passerà appena vedranno che hai più soldi di loro, allora diventerai una sorta di “mago del computer” e ti chiederanno di tutto, anche cose che nulla hanno a che fare con ciò che fai (tipo formattare il pc etc). Quando risponderai che non lo sai fare, allora avranno le idee più chiare: sicuro sei uno di quei truffatori che fanno vedere a striscia la notizia/le iene!

 – Non credere di guadagnare soldi subito 

Eh si, hai presente quelle immagini che raffigurano un uomo/donna felice, comodamente seduto sulla sdraio in una qualche spiaggia esotica che lavora al pc e fa tanti soldi? Non sei tu! O almeno non lo diventi domattina solo perché hai letto che con internet e con la SEO si fanno soldoni. Devi metterti in testa che ci sarà da lavorare sodo e che non farai subito soldi, anzi… vedi la cosa come un investimento di medio termine.

 – Non cercare clienti, non ti servono 

Fare il SEO non significa necessariamente avere clienti che ti commissionano lavori. I clienti, non tutti eh, sono rompipalle e non credo che tu voglia sprecare il tuo tempo a discutere con uno che ti paga e che quindi pretende che tu gli conceda attenzione, piuttosto leggi un libro, analizza un sito, parla con chi ne sa più di te. Puoi guadagnare benissimo con un sitarello di nicchia per conto tuo, non dico cifre notevoli, quelle vengono dopo ed hanno zeri importanti, ma qualcosina la puoi fare, perciò muoviti. Quando sarai abbastanza bravo, allora potrai farti pagare da chi ha bisogno delle tue competenze. 

 – Sperimenta solo ciò che puoi monetizzare  

È bello fare esperimenti, la SEO è soprattutto questo, ma sei un seofita, non vale la pena sprecare il tuo tempo con esperimenti che non potrai poi monetizzare… parliamoci chiaro, devi pur guadagnare qualcosa, altrimenti devi cercarti un vero lavoro. 

 – Non credere che ciò che sai sia la verità

La SEO è un mare da esplorare, tu ora hai una barchetta a remi, il tuo orizzonte è limitato, quindi, prima di interiorizzare le certezze altrui, cerca di porti interrogativi utili che ti diano una linea guida da seguire, una sorta di condotta. 

 – Chiediti per chi fai SEO, e no, non lo stai facendo per Google

Cerca di comprendere quali sono i tuoi utenti tipo, il tuo bacino di utenza per intenderci. Una volta che lo hai identificato, immedesimatici, devi diventare lui, lei e loro, devi capire quali leve utilizzare per fare apprezzare il tuo sito, per suscitare interesse, per fare conversioni. Non fai SEO per gli algoritmi, per quelli vanno bene i link 😉 .