Intervista SEO: Michael Martinez

by francesco 1.6K views0

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

michael martinez
michael martinez

Michael Martinez è uno dei SEO blogger più appassionati e allo stesso tempo caustici di cui sentirai mai parlare. Nelle sue parole c’è consapevolezza e visione di un mondo SEO libero dalla “politica” e dagli egocentrismi dei vari culti della personalità. È per me un onore enorme ringraziarlo nel presentarvi le sue risposte.

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Mi interesso di motori di ricerca dal mese di agosto del 1998. Costruisco e promuovo siti web dall’agosto del 1996 e da quel momento in avanti mi sono interessato a seguire tutte le altre strade per costruire traffico. Avevo abbastanza successo nel portare visitatori, ma continuavo a vedere siti web simili ai miei che ricevevano migliaia di visitatori in più al mese.

Così iniziai a studiare il search engine marketing e trovai un forum e una newsletter che condividevano suggerimenti e idee presentate dai lettori.

2) Come hai imparato a fare SEO?

Non me ne rendevo conto in un primo momento, ma avevo già imparato alcune lezioni tecniche perché usavo HTTP-Analyze e altre metriche per misurare il traffico. Ho anche avuto un account di server virtuale e gradualmente imparato il codice HTML, Javascript, Perl, file .htaccess, e altro ancora. Ho anche imparato come utilizzare gli strumenti di monitoraggio di rete.

Mi sono completamente perso nell’on-page SEO per un paio di mesi. All’epoca la maggior parte dei siti web usavano le doorway, ma non avevo idea di come apparissero o come fossero codificate. Le community e i forum sui motori di ricerca proibirono la condivisione di informazioni dettagliate sulle tattiche per violare le linee guida dei motori di ricerca, ma tollerarono un sacco di discussioni circa l’uso di quelle tattiche.

Finalmente iniziai un thread in cui chiesi: “Come si fa a codificare una doorway page?” Mi resi conto che stavo chiedendo a tutti di dar via i loro segreti più grandi e rischiavo di essere bannato dal forum, ma uno spammer “amichevole” decise di prendersi il rischio e spiegarmi il processo. Era incredibilmente semplice e quando lo provai il mio traffico di ricerca da siti referral cominciò a decollare.

Ma io non volevo fare affidamento su pagine doorway per il traffico. Sentivo che era una specie di imbroglio. Così cominciai a sperimentare aggiungendo contenuto reale alle pagine doorway e trovai che era molto semplice creare pagine doorway dai contenuti arricchiti.

Nel 1999 un sacco di persone erano alle prese con Inktomi, che era allora il più importante motore di ricerca. Inktomi utilizzava uno schema di indicizzazione duale, per il quale solo le pagine con l’indice più piccolo venivano inserite nei risultati di ricerca. Dopo aver seguito alcune discussioni in cui le persone parlavano di come vi avevano sottomesso link  già indicizzati su altri motori di ricerca, costruii alcune pagine corridoio (crawl) su diversi domini e le sottoposi ad Inktomi.

Entro un mese i miei posizionamenti su Inktomi si stabilizzarono e il mio traffico da Inktomi cominciò a crescere. Dopo che condivisi i risultati di questo esperimento con altre persone nacquero le primelink farm. Presi il concetto di pagina corridoio (hallway page) e lo ripensai per creare articoli ricchi di link e pagine “risorsa” che da allora utilizzo per aiutare i siti web.

3) Cosa faresti a Matt Cutts (o chi per egli) se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Non siamo i migliori amici ma Matt e io siamo comunque andati d’accordo nel corso degli anni.

4) Quali consulenti SEO ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi? 

Non sono tutti consulenti, ma le mie ispirazioni SEO comprendono persone come Shari Thurow, Eric Ward, Ralph Tegtmeier(Fantomaster), e alcuni spammer di vecchia scuola i cui nomi ho dimenticato (peccato, ndt). Non mi interessano molto i re dello spam attuali. Ho anche imparato molto dal mio socio in affari Randy Ray, molto conosciuto nel settore del gambling d’affiliazione.

Ma ci sono state molte, molte altre persone nel corso degli anni che mi hanno insegnato cose, mostrandomi intuizioni che hanno contribuito alla mia conoscenza, aiutandomi a crescere in competenze.

Come faccio a giudicare la qualità di un SEO? Cerco segni discetticismo nei suoi scritti.

Non passano molto tempo a colpire Google.

Non pubblicano o promuovono studi di correlazione.

Non parlano di metriche “nonsense” come Autorità di dominio.

Progettano buoni esperimenti, che non è facile nella SEO.

Mettono in discussione le affermazioni fatte da altri, anche sfatando le idee più popolari condivise nel web marketing.

Un buon SEO non è fedele ad alcun blog o forum in particolare.

Un buon SEO non si identifica a tal punto con una pratica di web marketing da prendere come un insulto personale quando qualcuno critica tale pratica.

Un buon SEO non difende mai la cattiva informazione.

Nessuno può essere perfetto, ma la maggior parte dei web marketers sul web potrebbe essere molto, molto meglio di quanto non siano a passare al setaccio le informazioni di bassa qualità che circolano sui blog più popolari e nei forum.

5) Come definisci la SEO? Cos’è veramente per te?

Nel SEO Theory Glossary attualmente definisco la SEO come: “La pratica di analizzare i protocolli dei motori di ricerca, azioni, risorse e linee guida, al fine di migliorare la conformità e le prestazioni di un sito web nei risultati di ricerca”

Ma nei fatti, si tratta di fare di un sito web un “posto” che un motore di ricerca può:

__1] Esplorare facilmente

__2] Collegare facilmente alle query degli utenti

__3] Raccomandare ai propri utenti

Per me l’ottimizzazione per i motori di ricerca è quello che facciamo per migliorare il rapporto di un sito web con i motori di ricerca (tutti i motori di ricerca). È difficile definirlo in modo conciso. 

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Per i miei siti web NON preferisco usare strumenti SEO. Faccio solo link research per i clienti, in particolare quando richiedono un’analisi.

Per gli audit ci piace usare:

__1] Bing Webmaster Tools

__2] Google Search Console

__3] Tutti i dati disponibili lato server

__4] Qualsiasi pacchetto di metriche di terze parti (Google Analytics è il più popolare)

__5] AHrefs per la ricerca dei link

__6] Majestic per la ricerca dei link

Guardiamo a ciò che le persone hanno fatto per ottenere link, valutiamo le loro penalizzazioni esistenti o quelle potenziali da cui potrebbero essere colpiti.

Su alcuni siti abbiamo sperimentato diversi plugin SEO, tra cui All-In-One, Universal, e Yoast. Io non sono un fan di nessuno di questi.

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Non cercare subito di imparare la SEO. È meglio imparare a creare un sito web interessante al punto di attirare le persone prima di provare a ottimizzarlo per la ricerca. L’ottimizzazione implica che si sta migliorando qualcosa, ma come fai a migliorare qualcosa se non hai ancora imparato a “fare” qualcosa?

__1] Approfondisci le informazioni sul “buon” web design user friendly

__2] Impara come identificare e bloccare crawler e robot

__3] Impara a costruire relazioni (che portino traffico da referral) con altri siti web

__4] Impara come promuovere il contenuto del tuo sito all’interno del tuo sito

__5] Scopri come utilizzare i tools metrici per l’analisi delle prestazioni.

Quando sei a tuo agio con queste competenze di base, puoi cominciare a guardare a ciò che dicono gli esperti SEO e giudicare da te se dicono cose realmente utili.