Intervista SEO: Alessandro Romano

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Ultimo aggiornamento 24 Settembre 2017

alessandro romano
alessandro romano

Alessandro Romano”Boomer”, è SEO executive per Emmemedia, un’interessante agenzia di marketing e comunicazione con sedi tra Firenze e Napoli. Alessandro mi ha gentilmente concesso quest’intervista nonostante gli impegni, quindi bando alle ciancie e invitiamolo a rispondere senza indugio al solito richiamo: rispondi tranquillamente, tua madre comunque non lo scoprirà 😉

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Anzitutto Ciao a tutti Sono Alessandro Romano e dicono che sono un SEO di Napoli. Ho cominciato ad appassionarmi alla materia nel 2002 quando la SEO era ancora tutto tabelle, meta name=”keywords, iscrizione a directory (magari ODP!!).  :D,  ed era il momento in cui Internet stava diventando una realtà anche in Italia e la SEO era ancora molto poco conosciuta ed evoluta. Perché ho cominciato a fare SEO? …. Beh leggi sotto.

2) Come hai imparato a fare SEO?

La SEO per me non è stata affatto una scoperta, io la vedo  come la normale evoluzione di un giovane Web Developer determinato,  che ha trovato interessante la materia, … si la SEO è stata proprio una evoluzione costante, come Google d’altronde!!

3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Gli chiederei di presentarmi il Fabbricante di Chiavi.

A lui poi chiederei di aprire la porta che nasconde l’architetto di Bianco Vestito,  e poi mi farei  consegnare i codici di accesso del MAIN FRAME !!  

4) Quali sono i migliori 10 SEO italiani? In base a cosa li giudichi?

In verità non conosco molti SEO personalmente. I colleghi li divido in due tipi: quelli che Predicano, e quelli che invece intuiscono, creano, testano, analizzano, aggiustano … e ricominciano da capo. I secondi sono i veri SEO: quelli che tramite il raggiungimento dell’obiettivo arrivano allo scopo.
Spesso (non sempre), invece, chi insegna questa materia segue semplicemente un discorso logico senza mai averlo messo davvero in pratica.

5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

Sicuramente fare questo mestiere non è cosa semplice, sia quando lo si fa in proprio che quando invece lo si fa presso un’azienda. Spesso c’è da scontrarsi con chi crede che i SEO siano sempre in grado di raggiungere qualsiasi risultato con qualsiasi budget…. 

Le condizioni ideali di lavoro sono sicuramente dettate dalla “tipologia di cliente ”e dal “budget” che questo mette a disposizione.

Quindi direi: il cliente perfetto è quello che sa ascoltare e che ha voglia di capire cosa veramente facciamo. Il peggiore è esattamente l’opposto.

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Beh, i soliti noti:

WMT, AHREFS, MAJESTIC, SEMRUSH, ANALYTICS, GSITE CRAWLER (forse oramai lo uso solo io), SCREAMING FROG, MOZ, ed altri fatti in casa per monitorare le SERP … ma piu’ di tutti il tasto F12 navigando con google Chrome.

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Gli consiglierei di leggere e “prendere con le molle” la guida di Google, gli direi che la SEO è più viva che mai (forse un po’ diversa, ma vivissima), di fare tanti esperimenti e di non stancarsi mai perché ogni SERP è una storia a sé.