Intervista SEO: Claudio Fiorentino

by francesco 2.2K views0

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

Claudio Fiorentino è consulente SEO presso FIND srl, una delle realtà alla ribalta del search marketing italiano. È lui il celebre Don Claudissimo sempre prodigo di ottimi consigli per chiunque come lui frequenti le “piazze” (digitali e non) della nostra comunità SEO. Rispondi tranquillamente, anche se dopo quello che è successo con Manuele Caddeo non posso garantire che tua madre non lo scoprirà. 😉

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Ho una data precisa il 13/01/2005, questa corrisponde alla data di iscrizione al forum di alVerde.net (di cui attualmente sono il Direttore), da lì in poi ho iniziato a guardare il web non più da semplice navigatore. Ho iniziato ad interessarmi a ciò che era “dietro”, a come erano fatti i siti web, a come questi guadagnavano soldi, Google ed il suo algoritmo per il ranking e da lì non mi son più fermato 😀

Ad un certo punto, dopo aver visto molti aspetti legati al web, ho visto che avevo una certa attrazione per la SEO; quindi ho deciso di metterla davanti a tutte quelle possibili sfaccettature del web (SEA-SMM per citarne due) e di crescere in questa specifica attività. Nel tempo più volte mi è capitato di rispolverare tutte le varie conoscenze, soprattutto quando nel giugno del 2011 ho deciso di fare del web il mio lavoro principale (in precedenza e per 12 anni avevo fatto l’analista/programmatore Oracle) e non di relegarlo a semplice passione. Se oggi il mio nick DonClaudissimo viene associato alla parola SEO lo dobbiamo a chi ha creduto in me (BusinessFinder) e continua a farlo ad oggi (FIND).

2) Come hai imparato a fare SEO?

Se in precedenza l’idea di un continuo aggiornamento non mi piaceva e mi ha portato a rifiutare corsi di programmazione relativi a Java o Database Administrator, ad un certo punto c’è stato un cambio di direzione. I continui cambiamenti che Google applica e le novità che il web presenta ogni giorno sono stati uno stimolo a farmi apprezzare questo tipo di lavoro. Per stare al passo con questi aggiornamenti da sempre ho consultato siti e forum di settore dove ho trovato sempre molto materiale da cui reperire informazioni che in seguito ho testato mettendole in pratica, inizialmente con siti personali poi dove possibile con siti di clienti. Ad oggi il percorso di studio non è ancora finito, tanto da dedicargli anche il tempo destinato al riposo personale, ad esempio la sera/notte o nei weekend (riprova il corso-SEO tenuto da Enrico Altavilla, che vi consiglio, fatto di sabato).

3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Questa domanda dovrebbe servire a darci sfogo e riportare online tutte le maledizioni che ogni tanto gli mandiamo, ma vista la mia indole tranquilla ti dico che con il “vescovo” come unica cosa gli farei presente che ogni tanto è fuorviante. Che poi sia più o meno voluto non lo sappiamo, forse potrebbe essere una seconda cosa da dirgli. Prima di salutarlo un accenno ad un eventuale mio ingresso in Google grazie ad una sua buona parola 😀 

4) Quali sono i migliori 10 SEO italiani? In base a cosa li giudichi?

C’è da fare una netta distinzione tra i SEO visibili e non (che in qualche modo si riaggancia all’attività) in quanto spesso si tende, come in precedenti e forse future interviste, ad indicare come i migliori quelli che hanno una visibilità online andando a tralasciare quelli che ne hanno meno (per scelta loro probabilmente). Sicuramente chi ha una presenza costante online, partecipa ad eventi, relatore e non, e che mostra le sue competenze con articoli tecnici o su forum di settore potrei metterlo nei 10 migliori, ma avendone conosciuti nel tempo molti di più di 10 non riesco a fare una classifica e quindi premio tutti in quanto in un modo o in un altro mi hanno dato qualcosa che li ha resi migliori, ognuno a suo modo, ai miei occhi.

5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

Iniziando dalla parte “peggiori” come non mandare un pensiero (decidete voi cosa inserirci) ai reparti IT che spesso rappresentano l’ostacolo maggiore a modifiche o implementazioni. Forse parliamo due lingue diverse? Dobbiamo tornare al linguaggio binario per venirci incontro? Bhè se avete modo di operare autonomamente state certi che alcune attività vedranno la luce in breve tempo e con i risultati voluti.

Passando alla parte “ideali” in un mondo perfetto ci vorrebbe un cliente che (e qui tutti a pensare paghi) abbia ben chiari i suoi KPI e che capisca/conosca il Web-Marketing anche nella forma più blanda affinché non faccia perdere tempo in call fiume dove ripercorrere la storia di Google a partire dal significato del nome. Sempre più è necessario avere strumenti all’avanguardia che permettano attraverso interrogazioni di estrarre dati e laddove non arrivino loro arrivarci noi, con creazioni ad hoc a partire da un semplice excel. Ultimo, ma non per importanza, un ambiente lavorativo che possa farci esclamare una frase tipo “pride of place” in cui stare a stretto contatto con specialisti e crescere ogni giorno.

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Sicuramente tutti quelli elencati nelle precedenti interviste che non ripeto per non sembrare monotono, ma sicuramente sono sempre di vedetta per avvistare qualche tool (solitamente online) che mi faccia accendere una lampadina. La lista dei preferiti è sempre infinita tanto da rendermi difficile la ricerca di un determinato tool, prometto che prima o poi li organizzo meglio 😀

Sicuramente il vantaggio di software web based o servizi online, è che si possono usare anche se non si ha il proprio pc, infatti in alcuni casi ho installato delle APP per smartphone che mi permettono un veloce controllo di un sito web, in pratica un midi audit seo da eseguire quando ti si presenta davanti il conoscente di turno che non sa cosa fai e che ha un sito che gli ha realizzato il cugino.

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Nel comparto web c’è sempre ricerca di nuove figure professionali quindi un SEOFITA se capisce che questa è la sua passione dovrà impegnarsi fino allo sfinimento per raggiungere un livello che gli permetta di entrare in questo bellissimo mondo. Tutto ciò di cui necessita si trova online e non solo in lingua inglese; quindi un pc ed una connessione e via online ad apprendere le nozioni di base per poi man mano crescere e togliersi l’etichetta di seofita.

Consiglio anche di investire in formazione offline dove si ha la possibilità di venire a contatto con persone preparate a cui chiedere direttamente chiarimenti su propri dubbi. Testare quanto appreso rimane la prima forma di crescita 😉