Migliora i titoli con la Search Console, senza rischiare

by francesco 5.5K views4

Ultimo aggiornamento 28 Settembre 2017

Puoi aumentare sensibilmente il traffico sugli articoli già pubblicati del tuo blog, semplicemente capendo come ottimizzarne i titoli. So che questo tema può sembrarti banale, ma credimi, non lo è.

Adesso preparati e apri la Search Console.

 

La mossa è una delle specialità del mio amico Riccardo Esposito, col quale ci siamo confrontati qualche giorno fa in merito ai lavori di posizionamento del sito web di un noto studio dentistico che seguiamo insieme. Riccardo ha appena pubblicato un articolo su come usare la Search Console per scrivere meglio. Fare keyword research è davvero importante perché ti consente di tirare fuori tutti gli argomenti da trattare per il tuo piano editoriale. Se in passato ho spiegato come farla, non ti ho parlato di come recuperare il traffico che inevitabilmente si perde quando il tuo contenuto si posiziona per chiavi pur interessanti, ma non presenti nello snippet proposto da Google.

 

Un esempio pratico

Cercando “Gengive nere”, Google riporta il sito di studio in oscillazione tra la prima e la seconda posizione.

gengive nere
gengive nere

La cosa interessante è che l’articolo viene ritenuto rilevante nonostante nel titolo non compaia l’espressione “gengive nere”, il cui volume stimato è di 880 ricerche mensili. Se tuttavia apriamo il tool Analisi delle ricerche della Search Console notiamo come il CTR per la query gengive nere sia piuttosto basso per un articolo con un posizionamento tanto elevato. Nello specifico solo 111 persone su 896 (il 12,39%) hanno fatto click su di un risultato il cui posizionamento oscilla tra la prima e la seconda posizione su Google.

Certo, un CTR mediamente basso può dipendere da fattori diversi, ad esempio potrei preferire un sito web piuttosto che un altro perché ha un brand più solido o perché il tipo di sito sembra rispondere meglio alla mia ricerca, ma in questo caso è probabile che aggiungendo la chiave “gengive nere” nel titolo il CTR aumenti, a patto che la modifica piaccia a Google.

 

I rischi di questa pratica

Alcune volte Google posiziona apposta un risultato “diverso” per una query di ricerca. Lo fa per evitare di mostrare serp con risultati pressoché identici. La norma osservata è che vengono scelti siti web di tipo diverso che trattano lo stesso argomento in modo simile, oppure siti web di tipo simile che trattano lo stesso argomento in modo diverso.

Quindi sì, per posizionarti devi osservare bene cosa Google ha già scelto di far comparire nelle pagine di risposta e cercare di infilartici. Tante volte conta più questo che avere buoni backlink.

Qui Google (come spesso accade) fa entrambe le cose. Se fai una ricerca per questa query puoi notare come entrambe le affermazioni appena fatte trovano riscontro in una serp variegata sia per tipologia di siti web presenti che per ottimizzazione del titolo. Se è vero che la presenza della keyword “gengive nere” è comunque preponderante nei titoli, è altrettanto vero che il motore di ricerca propone strade alternative per migliorare l’accuratezza dei risultati.

Il rischio è che modificando quel titolo, che attualmente mette al centro il “colore delle gengive“, vengano meno i requisiti che hanno portato Google a ritenere rilevante la pagina web per la query gengive nere. Come fare?

 

Algoritmi di controllo

A complicare le cose c’è un brevetto anche piuttosto antico che cerca di capire quali sono le modifiche operate al solo scopo di migliorare il ranking. Se riapri un articolo solo per migliorarne il posizionamento e non l’offerta reale di valore, Google può metterlo in quarantena per qualche settimana abbassandogli il posizionamento. Lo fa per vedere se torni indietro e rimetti tutto com’era prima. Quando lo fai, Google ha la conferma che la tua modifica serviva davvero solo per impattare sul ranking e ti penalizza definitivamente l’articolo. Simpatico vero?

 

Conclusioni

Utilizza pure la Search Console per capire come migliorare i CTR in serp secondo quanto visto in quest’articolo, ma cerca di evitare che le tue modifiche abbiano come unico obiettivo il miglioramento dei posizionamenti su Google.

Insomma, se li riapri, migliorali davvero!