Intervista SEO: Massimo Fattoretto

by francesco 3.7K views0

Ultimo aggiornamento 28 Maggio 2017

massimo fattoretto
massimo fattoretto

Massimo Fattoretto è oggi un SEO indipendente, dopo aver fatto parte di alcune tra le più prestigiose agenzie italiane in area search marketing. La mia stima per Massimo è tanto più grande perché ora so che oggi condividiamo la stessa visione del professionismo. Vi lascio alle sue parole, augurando a tutti buona settimana e buon lavoro.

 

 

1) In che anno hai cominciato e soprattutto perché? (puoi ancora smettere)

Ho iniziato a studiare la SEO nel 2005, tutto iniziò con una sfida lanciata dal mio ex titolare. Allora era un programmatore php che risolveva beghe per un pacchetto clienti acquistato dalla mia ex società, siti in php programmati da programmatori diversi.. CMS propri e pieni di bug.. un bel casino.

Avevo iniziato a studiare sul forum di html.it e a fare dei test personali per verificare come funzionasse il tutto.

La cosa interessante e che mi fece innamorare furono i risultati raggiunti per un piccolo hotel 3 stelle di Jesolo.

Da li cominciai a cercare un’azienda specializzata in SEO e ne trovai una molto rinomata vicino a dove abitavo, inviai il cv e fui assunto, da li iniziò tutto.

Fu una continua sfida con me stesso negli anni successivi, test test a ancora test per vedere come funzionava il tutto.

2) Come hai imparato a fare SEO?

Sto ancora imparando,  nella SEO non si finisce mai di imparare. 

Ho cambiato diverse aziende di cui 2 molto rinomate proprio per testare e provare diversi metodi di lavoro. Inoltre la sera per conto mio studiavo e mettevo online siti per cercare di capire quali corde toccare per essere sempre più visibile.

Ho avuto la fortuna di lavorare in Studio Cappello, in Topsuimotori e in TSW con persone molto competenti e che hanno contribuito alla mia formazione come programmatore/SEO tecnico in primis e come SEO successivamente.

Diciamo che ho avuto la fortuna di lavorare con SEO competenti, programmatori fenomenali, Web Analyst fantastici, PPC pazzi e i PM migliori che potessi desiderare.

Da Gennaio sono freelance e da 2 mesi ho aperto una nuova società, anche quest’anno sono stato molto fortunato in quanto collaboro con delle grosse aziende nazionali e il mio essere freelance mi offre le migliori possibilità per crescere professionalmente e stringere nuove partenership in modo facile e veloce, e posso davvero constatare che quasi ogni giorno si impara qualcosa di nuovo.

Ho passato 2 mesi a Dublino nel 2014 per migliorare l’inglese ed entrare in Google come quality rater, ma in quel periodo mi sono arrivate 2 grosse offerte lavorative alle quali non ho potuto dir di no e così ad Aprile sono ritornato in italia. 

3) Cosa faresti a Matt Cutts se vi trovaste di notte da soli in un vicolo buio e senza telecamere?

Eh. Bella domanda, probabilmente gli chiederei se ha suggerimenti per alcuni miei siti… e se ha qualche dritta o qualche link da fornirmi per studiare o analizzare.

4) Quali SEO italiani ti hanno ispirato? In base a cosa li giudichi?

I SEO italiani che mi hanno ispirato maggiormente sono quelli con cui ho lavorato a stretto contattato nelle diverse agenzie, posso quindi dire Matteo Paroni, Riccardo Perini, Francesco Boschian, Davide Magnan e altri che seguo quotidianamente in Google+ come Andrea Pernici, Enrico Altavilla, Luca Bove, Andrea Vit e Giovanni Sacheli .. anche se il mio mito resta lui, Piersante Paneghel. La capacità di attrare l’attenzione quando parla è una cosa unica.

5) Quali sono le condizioni di lavoro ideali e le peggiori per un SEO?

Le condizioni ideali per un SEO si hanno quando si ha il tempo di sperimentare e di testare nuovi strumenti o nuove metodologie di lavoro.

Sicuramente in TSW le condizioni per crescere e formarsi come SEO mi hanno aiutato molto, il mio difetto principale è che mi stanco presto e quindi non ho mai resistito più di 2 anni all’interno della stessa azienda, cercavo sempre nuovi stimoli lavorativi.

Le condizioni peggiori per un SEO sono quando persone esterne dicono come devi operare sapendo loro stesse che di SEO non ci capiscano una mazza, di conseguenza ti portano a non iniziare la giornata col sorriso, e a far di tutto per scappare dal posto di lavoro.

6) Quali software utilizzi per fare SEO?

Ce ne sono diversi posso citare Screaming Frog, Xenu o Visual SEO Studio, Majestic SEO, Open Site Explorer, SemRush, Pingdom, Excel, ovviamente il Google WebMaster Tool e l’Analytics, Google Alerts, il Keyword Planner, Google Trend, strumenti correlati alla ricerca keyword come ubersuggest, e altri.

7) Quali consigli daresti a un SEOFITA? (giovane sulla cattiva strada)

Gli direi di essere curioso, di creare progetti personali, un proprio blog e di non dipendere da nessuno, né da titolari né da clienti, il miglior modo per vivere felici è avere progetti personali che rendono.

Gli direi di lavorare 4h e di studiare, testare e sperimentare per 10h.

Gli direi di rinunciare ai clienti che non ti rendono felice, e di coltivare al meglio le relazioni nei social con i professionisti del settore.

Di investire su se stesso, di fare corsi di formazione che vadano al di fuori della SEO, di usabilità ad esempio, visto che Google sta riponendo sempre più importanza.

Gli direi di farsi un’esperienza all’estero se non l’ha già fatta, per capire al meglio come funziona fuori dall’Italia.

Di imparare al meglio l’inglese, l’Italia diventerà presto troppo piccola.

Ovviamente la passione viene prima di tutto, se non ha passione per la SEO è meglio cambi lavoro.